Bologna, approvata variante al PUG: novità su neutralità climatica e resilienza del territorio

Il Consiglio comunale di Bologna ha approvato la variante al Piano Urbanistico Generale che introduce novità su tre principali ambiti tematici: neutralità climatica e resilienza del territorio, governo delle trasformazioni diffuse, tutela del paesaggio e del territorio rurale. Sul primo si punta al miglioramento dell’impatto ambientale dei parcheggi pertinenziali, sull’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, su requisiti e livelli prestazionali per migliorare la performance ambientale delle costruzioni, sul sistema di norme che tutelano il territorio rispetto ad alluvioni e dissesto idrogeologico

Nella seduta di lunedì 11 novembre il Consiglio comunale di Bologna ha approvato la variante al Piano Urbanistico Generale (PUG+). Un aggiornamento a due anni dalla sua applicazione “che introduce nella cornice degli obiettivi strategici già individuati, alcune nuove misure per rendere più efficaci le risposte a temi emersi in quest’ultimo periodo come prioritari” recita una nota di Palazzo d’Accursio. La delibera di approvazione della variante è stata approvata in Consiglio con 24 voti favorevoli e 6 contrari, così come la sua immediata esecutività.

Le novità introdotte sono riconducibili a tre principali ambiti tematici: neutralità climatica e resilienza del territorio, governo delle trasformazioni diffuse, tutela del paesaggio e del territorio rurale.

Per quanto riguarda la neutralità climatica e la resilienza, la variante punta al miglioramento dell’impatto ambientale dei parcheggi pertinenziali, sull’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, su requisiti e livelli prestazionali per migliorare la performance ambientale delle costruzioni, sul sistema di norme che tutelano il territorio rispetto ad alluvioni e dissesto idrogeologico.

Per rafforzare la capacità dell’Amministrazione di governare le trasformazioni diffuse e favorire la rigenerazione urbana invece, la variante introduce nuovi importanti strumenti quali ad esempio: un nuovo sistema di regolazione delle altezze massime e dei volumi realizzabili, che intende rendere i nuovi edifici maggiormente compatibili con il contesto circostante; nuove misure per promuovere e incentivare l’ERS, Edilizia Residenziale Sociale; ulteriori misure per la rigenerazione delle aree dismesse.

Per quanto riguarda il territorio rurale sono state allineate le norme del PUG sul recupero degli edifici esistenti a quelle del Piano Territoriale Metropolitano, competente per questi aspetti.

Altri aggiornamenti riguardano aspetti del Piano conseguenti il primo periodo di rodaggio: la realizzazione di attrezzature di interesse pubblico, di parcheggi, la promozione di usi temporanei, la ridefinizione delle Strategie locali, l’impegno sulla riduzione del gender gap, l’adeguamento di norme sulle attività commerciali, le attività d’impresa, gli esercizi cinematografici, le attività ricettive, la realizzazione di antenne e la tutela dei portici patrimonio Unesco.

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