Melinda torna a Fruit Attraction, una delle fiere più importanti per il comparto dell’ortofrutta nel mondo, in programma dal 4 al 6 ottobre a Madrid. Ieri, nel primo giorno della manifestazione, presso lo stand APOT Melinda – La Trentina, è stato organizzato un incontro dedicato alla sostenibilità, uno dei principi fondanti dei Consorzi Melinda e La Trentina. Durante l’evento in particolare si è parlato della collaborazione per la realizzazione di packaging sempre più ecofriendly con Novamont, azienda italiana leader nel campo delle bioplastiche da fonti rinnovabili, biodegradabili e compostabili secondo lo standard EN 13432. Paolo Gerevini, Direttore Generale di Melinda e La Trentina, e Rosa Puig Moré, Marketing Manager Novamont Iberia e board member di Asobiocom (associazione spagnola delle plastiche biodegradabili e compostabili) hanno illustrato il progetto in corso dedicato a un nuovo sacco in Mater-Bi, la bioplastica biodegradabile e compostabile ottenuta da materie prime di origine rinnovabile di Novamont, attualmente in sperimentazione, e anticipatoi passi futuri.
Da sempre la sostenibilità permea le strategie e le azioni del Consorzio, che prosegue nel suo percorso verso la riduzione dell’impatto ambientale ricorrendo a metodi di coltivazione sostenibili, utilizzando energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili, preservando le risorse idriche e conservando i suoi frutti nelle Celle Ipogee, il primo e unico impianto al mondo per la frigoconservazione della frutta in ambiente ipogeo (sottoterra) e in condizioni di atmosfera controllata.
Consapevole di come la riduzione dell’impatto degli imballaggi, l’economia circolare e la bioeconomia siano asset sempre più centrali e strategici, qualche anno fa Melinda ha avviato una collaborazione con Novamont. Il primo frutto di questa partnership è stato un film in bioplastica che insieme a vassoio, bollini ed etichette ha reso totalmente compostabile il vassoio 4 frutti della linea Melinda BIO. Ora le due aziende stanno sperimentando un nuovo sacco in Mater-Bi dotato di buona trasparenza e ottima resistenza, compostabile in conformità alla norma internazionale EN 13432, che risponde alla logica della seconda vita dei prodotti: infatti, potrà essere riciclato con la raccolta della frazione organica dei rifiuti per essere trasformato in compost, ossia concime per il terreno, dopo il trattamento in appositi impianti industriali. Nell’ottica del learning by doing, Melinda e Novamonthanno avviato anche un progetto di ricerca sull’utilizzo degli scarti della lavorazione della mela della filiera Melinda per l’estrazione di zuccheri di seconda generazione che, nelle intenzioni delle due aziende, saranno utilizzati per il processo produttivo della bioplastica stessa.
“Siamo onorati e orgogliosi di poter collaborare con un’altra azienda italiana che condivide i nostri stessi valori e fornisce soluzioni per il packaging che sono coerenti con il nostro impegno per la sostenibilità e la bioeconomia.
Insieme abbiamo già raggiunto risultati importanti e guardiamo al futuro con obiettivi ancora più ambiziosi”, dichiara Paolo Gerevini, Direttore Generale Consorzio Melinda. “La sostenibilità fa parte del DNA di Melinda, che da sempre e ogni giorno mette in campo azioni concrete e tangibili a difesa dell’ambiente. Intendiamo impegnarci per continuare a sviluppare soluzioni innovative per una frutticoltura moderna e sempre più ecofriendly”.
“Con il marchio Mater-Bi Novamont produce e commercializza un’ampia famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili secondo lo standard EN 13432 ottenute grazie a tecnologie proprietarie nel campo degli amidi, delle cellulose, degli oli vegetali e delle loro combinazioni, usate in tanti ambiti della vita quotidiana” spiega Rosa Puig Moré, Marketing Manager di Novamont Iberia. “Sottrarre gli imballaggi alimentari alla discarica e all’incenerimento avviandoli al compostaggio, consente di ridurre le emissioni dirette di CO2 e di dare un formidabile contributo alla rigenerazione dei suoli. Il compost è, infatti, un ammendante in grado di apportare al terreno elevati benefici agronomici quali l’incremento della sostanza organica del suolo. Siamo contenti di poter lavorare a questo progetto insieme a Melinda, certi di proseguire una collaborazione proficua a favore dell’ambiente”.