A Spinetta Marengo si attendono con grande interesse i primi risultati del biomonitoraggio avviato recentemente. Le analisi dei campioni di sangue, raccolti tra novembre e dicembre, saranno disponibili entro la fine di gennaio e sono in corso presso il laboratorio di Tossicologia ed Epidemiologia Industriale dell’AOU Città della Salute di Torino.
La prima fase del biomonitoraggio, svolta dal 23 novembre al 13 dicembre, ha visto la raccolta di 135 campioni di sangue. Questa attività ha permesso di testare l’organizzazione e il coordinamento tra il laboratorio di Torino e le strutture locali, nonché di verificare l’adesione dei cittadini. I residenti, selezionati casualmente tra coloro che abitano entro 500 metri dallo stabilimento, sono stati contattati telefonicamente per partecipare allo studio.
L’assessore Federico Riboldi ha espresso la sua determinazione nel portare avanti il progetto: “Proseguiamo con la massima attenzione per garantire la tutela della salute dei cittadini. Sebbene non siano emersi dati allarmanti come in Veneto, l’impegno rimane massimo”.
Durante questa prima fase, gli operatori dell’ASL AL hanno contattato 388 persone, fissando 200 appuntamenti. Nonostante alcuni cittadini non si siano presentati, chi ha partecipato ha ricevuto informazioni dettagliate sullo studio, compilato un questionario su stili di vita, alimentazione e attività lavorativa, e ha firmato i documenti per il consenso alla privacy. I prelievi sono stati effettuati su un mezzo mobile.
Appena disponibili i risultati, sarà convocata la task force regionale per una valutazione complessiva dei dati. In seguito, verrà organizzato un incontro pubblico per condividere i primi esiti con la popolazione e spiegare come aderire al biomonitoraggio, estendendo la partecipazione ai residenti entro 3 chilometri dallo stabilimento.
La task force regionale, composta da 21 esperti, è suddivisa in due commissioni principali: una tecnica, dedicata al monitoraggio e alla gestione dei rapporti con i cittadini, e una clinica, che si concentra sugli aspetti tossicologici e sui percorsi terapeutici per le persone esposte ai PFAS.
Tra gli obiettivi principali del gruppo di lavoro ci sono:
- Valutare il livello di contaminazione delle risorse idriche e alimentari;
- Ampliare il numero di cittadini sottoposti a controllo per rilevare i livelli di PFAS nel sangue;
- Definire percorsi diagnostico-terapeutici specifici per i soggetti maggiormente esposti.
Per chi desidera approfondire, il protocollo completo e ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale della Regione Piemonte: www.regione.piemonte.it/pfas.