Sono tornate attive le misure strutturali contro l’inquinamento atmosferico nel cosiddetto bacino padano, costituito dalle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Le misure principali, che rimarranno valide fino alla prossima primavera e si attivano in base ai valori quotidiani dei principali inquinanti, riguardano la circolazione dei veicoli e l’utilizzo di biomasse per il riscaldamento. Ogni regione, sulla base della propria situazione morfologica e meteoclimatica ha stabilito le modalità di attuazione delle misure. Eccole:
Piemonte
In Piemonte dal 15 settembre con l’avvio del protocollo antismog riprende la pubblicazione dei prodotti informativi di supporto che Arpa Piemonte mette a disposizione e diffonde tramite i propri canali istituzionali:
- bollettino dei livelli del protocollo antismog: è emesso tre volte alla settimana nei giorni stabiliti di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) ed è pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia e sull’app Aria Piemonte;
- bollettino storico dei livelli del protocollo antismog: riporta lo storico dei livelli attivi su tutti i comuni piemontesi interessati dal protocollo a partire dalla sua entrata in vigore nella forma attuale (1 marzo 2021) ed è pubblicato ed aggiornato quotidianamente sul sito istituzionale dell’Agenzia;
- report sulla media e sul numero di superamenti del PM10: elaborato a partire dai misurati dagli strumenti automatici del SRRQA (Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria), aggiornato ogni mattina in tempo reale e pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia;
- bollettino delle stime previsionali di PM10: fornisce le mappe regionali delle stime di concentrazione media giornaliera di PM10 su ciascun comune piemontese per la giornata di emissione e i due giorni successive ed è pubblicato sul sito istituzionale dell’Agenzia.
Il protocollo antismog è attivo nella regione fino al 15 aprile.
Lombardia
Accanto alle misure permanenti per il miglioramento della qualità dell’aria, sono in vigore, anche in Lombardia, alcune misure temporanee che vengono attivate eventualmente dal 1 ottobre al 31 marzo al verificarsi di alcune condizioni di accumulo degli inquinanti correlato anche a condizioni meteo sfavorevoli. Attualmente, in nessuna provincia lombarda, sono attive le misure temporanee.
Le limitazioni temporanee sulla mobilità privata si applicano nei Comuni con popolazione superiore ai 30 mila abitanti e in quelli più piccoli, consultabili a questo indirizzo, che hanno aderito volontariamente al dGR n. 3606/2020. In generale, le limitazioni di primo e secondo livello sono scaricabili a questo indirizzo.
La soglia del PM10 come media giornaliera, che non deve essere superata per legge più di 35 giorni all’anno, è di 50 microgrammi/m3. La soglia di informazione dell’ozono invece, come media oraria, è di 180 microgrammi/m3, mentre la soglia di allarme è di 240 microgrammi/m3. Negli ultimi giorni, in Lombardia, ci sono stati alcuni superamenti della soglia del PM10 (in particolare nella zona sudorientale della regione) e della soglia di informazione dell’ozono.
Inquinanti: guarda la mappa delle stazioni fisse in Lombardia
Limitazioni comune per comune
Limitazioni temporanee in vigore nei capoluoghi lombardi
Veneto
Dal 1 ottobre al 30 aprile Arpav emette il Bollettino dei Livelli di Allerta PM10 che mostra il livello di allerta in relazione ai superamenti del valore limite giornaliero di PM10 per ogni comune della regione, ad eccezione di quelli ricadenti nella zona “Prealpi e Alpi”. Il bollettino è pubblicato come l’anno scorso il lunedì, mercoledì e venerdì̀ e ha effetto dal giorno successivo.
Per la valutazione dei livelli di allerta si considerano i superamenti consecutivi del valore limite giornaliero del PM10 misurati fino al giorno precedente e i dati previsti dal modello SPIAIR per il giorno in corso e i due successivi. Il livello di allerta 1 è attivato con 4 o più giorni consecutivi di superamento mentre il livello di allerta 2 scatterà con 10 o più giorni consecutivi di superamento dello stesso limite. Il ritorno all’allerta 0 da un livello superiore sarà possibile con almeno 2 giorni consecutivi di rispetto del limite.
Emilia-Romagna
I limiti alla circolazione si applicano dal 1° ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30, in tutti i comuni di pianura della regione. Nei comuni Pair (quelli con più di 30.000 abitanti, i comuni dell’agglomerato urbano di Bologna e i comuni volontari, ossia Fiorano e Maranello nel modenese e Rubiera nel reggiano) le limitazioni si estendono anche alle domeniche ecologiche (4 al mese). Nel caso in cui si preveda il superamento dei limiti per il PM10 nel giorno di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì) e nei 2 giorni successivi scattano le misure emergenziali. Inoltre divieto di utilizzo di impianti di riscaldamento domestico a biomassa legnosa fino a 3 stelle comprese, se nell’abitazione è presente un impianto di riscaldamento domestico alternativo.
Maggiori info e aggiornamenti sul sito Liberiamolaria
(da snpambiente.it)