Nel 2020, il tasso di utilizzo di materiale circolare dell’UE (denominato tasso di circolarità) ha raggiunto il 12,8%. Ciò significa che quasi il 13% delle risorse materiali utilizzate nell’UE proviene da materiali di scarto riciclati. Queste informazioni provengono dai dati sul tasso di utilizzo dei materiali circolari pubblicati oggi da Eurostat. L’articolo presenta una manciata di risultati dell’articolo più dettagliato Statistics Explained sull’economia circolare – flussi di materiali, Rispetto al 2019, il tasso di circolarità è aumentato di 0,8 punti percentuali. Il tasso ha mantenuto un trend di crescita stabile dal 2004 (8,3%), primo anno per il quale sono disponibili i dati. Il tasso di circolarità è la quota di risorse materiali utilizzate che provenivano da materiali di scarto riciclati, risparmiando così estrazioni di materie prime primarie. Il tasso di circolarità fa parte del quadro di monitoraggio dell’UE sull’economia circolare.
Nel 2020, il tasso di circolarità è stato più elevato nei Paesi Bassi (31%), seguiti da Belgio (23%) e Francia (22%). Il tasso più basso è stato registrato in Romania (1%), seguita da Irlanda e Portogallo (entrambi 2%). Le differenze nel tasso di circolarità tra gli Stati membri si basano non solo sulla quantità di riciclaggio di ciascun paese, ma anche su fattori strutturali nelle economie nazionali. A seconda della principale tipologia di materiale, anche il tasso di circolarità presenta delle notevoli differenze, ma si sono registrati piccoli incrementi in tutte e 4 le categorie. Nel 2020 il tasso di circolarità per i metalli è stato del 25% (+0,7 rispetto al 2019), per i minerali non metallici (incluso il vetro) del 16% (+0,7), per le biomasse (incluso carta, legno, tissue, ecc.) 10 % (+0,2) e combustibili fossili 3% (+0,5).