Dopo la sosta estiva tornano “I martedì del cibo” organizzati dall’Atlante del Cibo di Torino Metropolitana, il progetto dell’Università di Torino, Politecnico e Università di Scienze Gastronomiche (con il sostegno e supporto di Comune, Città Metropolitana, Regione Piemonte, CCIAA di Torino, IRES Piemonte e Urban Lab). Titolo del prossimo incontro, in programma martedì 17 settembre presso il Laboratorio Chimico di CCIAA (via Ventimiglia 165) è “Scuola e cibo”, un modo per mettere al centro l’educazione alimentare come tema fondamentale sul quale il sistema scolastico deve impegnarsi in misura crescente adottando strumenti e metodologie che superino il tradizionale approccio della lezione “frontale”.
Per farlo, un ruolo fondamentale deve essere giocato anche dagli enti territoriali, ai quali, all’interno di una visione strategica del proprio territorio, spetta il compito di fornire indirizzi e strategie, per dare coerenza alla variegata offerta formativa, in modo che possa produrre davvero risultati di processo nel medio-lungo periodo. Ed è proprio sul contributo che gli enti territoriali possono e devono dare al sistema scolastico che si concentrerà una parte dell’incontro del 17 settembre. A prendere la parola ci saranno la Regione Piemonte, la Città metropolitana e il Comune di Torino che illustreranno le attività e le politiche messe in campo per stimolare gli studenti.
“Forse è la prima volta che all’interno dell’Atlante del Cibo – spiega Tiziana Pia, funzionaria dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte che si occupa di politiche del cibo – la Regione. il Comune di Torino e la Città Metropolitana hanno collaborato insieme sulle tematiche legate all’educazione alimentare mettendo a confronto le esperienze e le politiche che ogni ente governativo, ai vari livelli, ha realizzato e sta realizzando. Parliamo di esperienze diverse ma che mettono al centro gli studenti in processi virtuosi che provano ad agire su tutta la filiera, dalla produzione al consumo. La prima parte dell’incontro sarà quindi incentrata sull’analizzare questi progetti di educazione globale del cittadino funzionali anche a far comprendere come il consumo di cibo può avere un impatto importante sull’ambiente globale e in particolare sul tessuto economico e sociale del luogo dove si vive. Successivamente, grazie al contributo dell’Università di Torino, l’incontro proseguirà con attività di confronto e scambio con il pubblico. Lo scopo finale è quello di far nascere idee e stimoli che siano generatori per i nuovi progetti del futuro”.
I progetti della Regione Piemonte
“Dal campo alla cucina: a scuola di filiere”. Progetto pilota nato per far incontrare i futuri professionisti del settore agroalimentare e della ristorazione (cioè gli studenti degli Istituti Agrari e degli Istituti Eno-gastronomici), per farli riflettere insieme su temi di interesse comune ed apprendere le nozioni base che regolano i rispettivi settori di attività. La produzione, la manipolazione ed il consumo di cibo fanno infatti parte di un’unica filiera che inizia in campo e si conclude in cucina e sulla tavola del consumatore. Lo scopo principale del progetto è di far comprendere ai ragazzi come le rispettive attività siano strettamente collegate: il lavoro in campo del futuro tecnico agrario si riflette sulla gestione delle attività in cucina, per esempio fornendo un prodotto di migliore qualità e più rispondente alle esigenze della ristorazione. Ma, al contempo, il futuro chef deve essere in grado di adeguare la propria attività ai prodotti che l’azienda agricola può fornire, sia in base alla stagionalità sia alla fornitura di materia prima non standardizzata. Il tutto con l’obiettivo di una cucina sana, varia, sostenibile e che sia in grado di valorizzare al meglio quanto disponibile sul mercato, meglio se di produzione locale. Le visite in aziende agricole particolarmente interessanti e la preparazione collettiva di menù completi, basati sui prodotti forniti dalle aziende visitate, hanno consentito agli studenti di entrambi gli Istituti di conoscere la filiera e apprendere come valorizzare i prodotti locali. In questo modo due mondi apparentemente lontani, ma in realtà entrambi parte di un’unica filiera, si avvicinano per collaborare attivamente.
Il progetto formativo è in fase di implementazione: infatti è prevista la possibilità di uno sdoppiamento, affiancando al percorso già testato un analogo tracciato dedicato però esclusivamente allo studio delle filiere dell’agricoltura biologica. L’avvio della nuova edizione del progetto è calendarizzata all’interno dell’imminente avvio dell’anno scolastico 2024-2025.
“Scuole Ecoattive”. Nell’ambito del bando regionale per le scuole “Eco-Attive” 2023-2024, gestito dalla Direzione Istruzione Formazione e Lavoro, è stato predisposto un percorso di affiancamento degli istituti partecipanti. La Direzione Agricoltura e Cibo ha accompagnato, nel percorso di sviluppo dei loro progetti di sostenibilità, 6 scuole (primarie e secondarie di primo e secondo grado) impegnate a lavorare sui temi dell’agricoltura biologica e della lotta allo spreco alimentare.
Agli Istituti coinvolti è stato trasmesso un questionario conoscitivo, finalizzato ad individuare le eventuali criticità e/o punti di forza dei singoli progetti, focalizzando l’attenzione sulla struttura organizzativa a sostegno delle iniziative di sostenibilità e sui rapporti con il territorio. Contestualmente è stato chiesto loro di segnalare eventuali necessità particolari e la disponibilità per un incontro. Per rispondere alle richieste di tutte le scuole contattate è stato inoltre messo a disposizione materiale informativo/divulgativo/di comunicazione caricato nell’apposita “cassetta degli attrezzi”. Inoltre i funzionari della Direzione Agricoltura e cibo hanno rivestito il ruolo di snodo nei rapporti con enti ed associazioni del territorio, sia per il loro eventuale coinvolgimento nello sviluppo del progetto sia per diffondere localmente il messaggio di sostenibilità. Il prossimo bando è in fase di perfezionamento e sarà attivato in concomitanza con il nuovo anno scolastico 2024-2025.
I progetti della Città Metropolitana di Torino
Nell’ambito del VI incontro dell’Atlante del cibo di Torino del ciclo “Martedì del cibo”, la Città metropolitana di Torino sarà coinvolta nell’intervento “Ripensare la ristorazione automatica nella scuola: il progetto – Liberi di scegliere”. Si tratta di un progetto pilota di promozione della salute per le Scuole secondarie di II grado relativo a un percorso di ricerca-azione realizzato da più enti in collaborazione con la Città metropolitana di Torino, tra i quali l’Università di Torino, l’USR ambito di Torino, il DoRS Centro di Documentazione Regionale per la Promozione della Salute della Regione Piemonte, la Consulta provinciale degli studenti, nato nel quadro del progetto strategico “Nutrire Torino Metropolitana”. Un percorso didattico di alimentazione sostenibile con gli studenti e gli insegnanti per riscrivere e applicare i capitolati d’offerta sia dei distributori automatici di alimenti e bevande che dei bar (ed eventuali mense) interni agli istituti scolastici. Emerge nel progetto l’aspetto del protagonismo degli studenti, che nei laboratori che sono stati proposti hanno provato a dare indicazioni per la riscrittura dei capitolati e hanno realizzato giochi di ruolo per una comprensione più ampia dei diversi aspetti della ristorazione scolastica.
Le visione del Comune di Torino
Le pubbliche amministrazioni hanno il compito di rappresentare la propria comunità, curarne gli interessi e promuoverne lo sviluppo. Integrando obiettivi e azioni con quelle dell’attività formativa e con gli attori scolastici, in modo che possano produrre nel medio-lungo periodo risultati di processo coerenti e potenziati.
La ristorazione scolastica, per esempio, fornisce a tutti i bambini della città, senza esclusioni o condizioni collegate alle diverse possibilità di spese delle famiglie, almeno un pasto giornaliero ed è considerata – dal nido alla scuola secondaria di primo grado – il più efficace strumento di contrasto alla povertà alimentare infantile.
Se il pasto offerto non prevede un cibo qualunque, può invece essere caratterizzato da alimenti sani, nutrienti, studiati in modo da favorire una crescita armoniosa, benessere, salute nel bambino e nel ragazzo. Un pasto che permetta la giusta attenzione e le energie indispensabili per poter fruire dell’offerta educativa e per partecipare pienamente a tutte le attività, fisiche e mentali, attraverso le quali si esprime e si sviluppa il proprio potenziale umano. Se poi i pasti che i Comuni forniscono (sei milioni l’anno, nella Città di Torino) sono scelti privilegiando i prodotti da agricoltura biologica e a chilometro zero e, d’accordo con le scuole, promuovendo una formazione per permetta agli studenti di diventare attori di scelte informate, consapevoli e responsabili per se stessi, per l’ambiente, per il territorio, ecco allora che le strategie su cibo e scuola elaborate dagli enti territoriali e dalle scuole diventano un vero motore di sviluppo delle comunità.
La partecipazione a “I martedì del cibo” è totalmente gratuita. Clicca qui per partecipare