L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato, con i 13 voti di Pd, M5s, Avs e Umbria domani e i 8 voti contrari di FdI, FI, Lega e Umbria Civica, la mozione proposta dai gruppi di maggioranza che impegna la Giunta regionale a “predisporre e intraprendere con la massima celerità tutte le azioni necessarie alla revisione del ‘Piano regionale di gestione integrata dei rifiuti’ approvato il 14 novembre 2023, valutando, d’intesa con Auri e sentiti tutti i soggetti titolati e preposti, le più efficaci soluzioni alternative alla costruzione di un nuovo termovalorizzatore per la chiusura del ciclo, superando le criticità attualmente riscontrabili nel vigente Piano”.
L’impianto, lo ricordiamo, era stato previsto nel Piano Regionale di Gestione Integrata dei Rifiuti, con l’obiettivo di trattare e recuperare energeticamente i rifiuti prodotti nella regione.
La mozione approvata dall’Asseblea – illustrata in Aula dal capogruppo Pd Cristian Betti – impegna la Giunta anche a “trasmettere l’atto all’Autorità umbra rifiuti e idrico al fine di sospendere tutte le procedure di realizzazione del termovalorizzatore e, revisionato il Piano, di revocare l’avviso per la sollecitazione di proposte a iniziativa privata pubblicato il 19 luglio 2024”.
Lo scorso dicembre anche il Consiglio Direttivo dell’AURI (Autorità Umbria Rifiuto Idrico) aveva deciso, con una maggioranza di voti favorevoli, di sospendere il progetto per la realizzazione di un nuovo inceneritore in Umbria. La decisione è stata presa a seguito di una relazione del RUP (Responsabile Unico del Procedimento), che ha sollevato delle preoccupazioni circa la “necessità di un contesto tecnico-giuridico stabile per garantire una corretta sollecitazione del mercato e una gestione ottimale della fase progettuale”.