Assegnate le Bandiere Sostenibili 2023 per il monitoraggio dell’Agenda 2030

I riconoscimenti sono stati assegnati in occasione della prima assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili, che ha avuto luogo al Teatro dei Ginnasi di Roma il 2 e il 3 marzo. Lucciarini De Vincenzi, presidente della Rete: "La concretezza delle buone pratiche diventi priorità dell’agenda politica. Dai territori una decisa spinta verso gli obiettivi dell’Agenda 2030”

Bandiere Sostenibili 2023

Sono ventiquattro i comuni “Bandiera Sostenibile 2023” premiati in occasione dell’assemblea nazionale della Rete dei Comuni Sostenibili, che ha avuto luogo al Teatro dei Ginnasi di Roma il 2 e il 3 marzo. Si tratta di un importante riconoscimento ricevuto davanti a una platea nazionale che certifica non solo l’adesione dei comuni alla Rete, ma la profonda volontà degli amministratori di collaborare per far “misurare” il livello di sostenibilità dei propri territori.


Un passo avanti, quindi, verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, che la Rete dei Comuni Sostenibili ha deciso di intraprendere mettendosi al servizio degli enti locali, al di là della loro dimensione o colore politico.

Ecco i comuni “Bandiera Sostenibile 2023”:

Cuneo, Crema, Prato, Mantova, Offida, Crispiano, Settimo Torinese, Sant’Antonino Susa, Deruta, Bisaccia, Bra, Trezzano sul Naviglio, Sestri Levante, Porto Sant’Elpidio, Bagno a Ripoli, Agnone, Bardonecchia, Gualdo Tadino, Mariano Comense, Rovigo, Lunano, Quiliano, Pesaro, Vigasio

Altre due bandiere sono state consegnate a Enrico Giovannini, direttore scientifico di ASviS, e ad Alice Siragusa, del Centro Unico Ricerche Commissione Europea.

C’è stata anche la consegna di alcune targhe di “Comune Sostenibile” ai nuovi comuni che hanno aderito alla Rete ed è stata colta l’occasione dell’assemblea nazionale per la consegna:

Santo Stefano Quisquina, Salemi, Nuoro, Bisaccia, Altidona, Tornimparte, Montegiordano, Vinchiaturo

Due targhe speciali, come anticipato prima dell’assemblea, sono state riservate a due scuole per il coinvolgimento degli studenti in progetti virtuosi di sostenibilità, considerati buone pratiche dall’associazione:

Istituto comprensivo di Cappella Maggiore, Istituto comprensivo “Tenente Franco Petrucci” di Montecastrilli

Infine, due targhe sono state dedicate anche a tre realtà che hanno stretto un’importante collaborazione con la Rete dei Comuni Sostenibili, aiutando a promuoverne i valori e gli obiettivi:

Associazione “Per Il meglio della Puglia”, City Vision, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

“L’assemblea nazionale, il primo appuntamento di questa portata che come Rete dei Comuni Sostenibili abbiamo organizzato, ha confermato la bontà della strada che abbiamo deciso di seguire fin dal primo giorno – sottolinea il presidente della Rete Valerio Lucciarini De Vincenzi –. Di più: abbiamo potuto toccare con mano i progressi che i comuni aderenti hanno conseguito nel corso del periodo di monitoraggio e salutarne anche di nuovi all’interno della Rete.Senza il protagonismo dei comuni, dei sindaci, degli amministratori locali, non è possibile realizzare davvero gli obiettivi di sostenibilità. Senza i territori e i loro protagonisti è molto difficile essere efficaci sui territori e i temi su cui ci spendiamo faticano ad avere una presa cosciente e concreta. In due anni la nostra associazione è riuscita a crescere come mai nessun’altra realtà associativa di settore aveva fatto, confermando che l’appello universale ai principi della vivibilità e del benessere reale, equo, solidale, ha toccato le sensibilità di coloro che hanno la responsabilità di scegliere e pianificare. Sono felice di rimarcare come il grande lavoro sul monitoraggio dei comuni sia stato messo sotto osservazione dal Centro Unico di Ricerche della Commissione Europea. Un’attenzione che ci rende orgogliosi. Un’apertura di credito non scontata, frutto della qualità delle nostre attività. Abbiamo saputo di essere tra le realtà più avanzate in Europa rispetto al monitoraggio di livello comunale degli obiettivi di sostenibilità. E che possiamo essere da esempio per altri paesi europei. In conclusione, mi preme evidenziare un dettaglio: nella cartellina che abbiamo consegnato agli ospiti c’era una copia della Costituzione Italiana: non solo perché nel 2022 lo sviluppo sostenibile è entrato a far parte dei principi della Carta, ma perché già di suo rappresentava e rappresenta una guida. Penso all’articolo 41, tra i tanti che potrei citare: ‘L’iniziativa economica privata […] non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente […]. ‘La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali’. Avanti, decisi, in questa direzione”.