Nonostante nuovi record al rialzo dei prezzi all’ingrosso registrati dopo l’invasione russa dell’Ucraina, i dati sugli andamenti dei prezzi, pur in un contesto di grande incertezza, portano ad un calo dei prezzi di tutela per l’energia elettrica e il gas naturale, il primo dopo 6 trimestri (7 se si considera il gas).
Il secondo trimestre 2022 vedrà una riduzione per la famiglia tipo [1] con contratto di Tutela del –10,2% per la bolletta dell’elettricità e del -10% per la bolletta del gas.
“In una situazione oggettivamente straordinaria, con un conflitto in atto e una volatilità mai registrata in precedenza sui mercati energetici – afferma Stefano Besseghini, presidente di ARERA – e alla luce delle maggiori responsabilità di verifica e controllo attribuitele, l’Autorità ha deciso di adottare misure straordinarie a favore dei consumatori, sia per il tutelato che per il libero mercato”.
L’ARERA ha infatti modificato una componente tariffaria che permette una compensazione dei costi di commercializzazione del gas. Una misura di riduzione, a vantaggio di tutti i clienti, che si applica alla fascia di consumi fino a 5 mila metri cubi /anno.
L’intervento crea il contesto entro cui valorizzare i possibili effetti a sostegno dei clienti finali del monitoraggio dei contratti di importazione del gas naturale, che l’Autorità potrà ora svolgere in base a quanto previsto dal recente decreto-legge n.21/2022.
La riduzione complessiva delle bollette, sia per l’elettricità che per il gas, è possibile anche grazie alla costante collaborazione istituzionale con Governo e Parlamento.
L’Autorità può infatti confermare l’annullamento degli oneri generali di sistema in bolletta nel prossimo trimestre, grazie a quanto previsto dal decreto-legge n.17/22, con cui il Governo – oltre a confermare anche la riduzione Iva sul gas al 5% per il trimestre – ha stanziato le ulteriori risorse necessarie all’intervento, consentendo di alleggerire la bolletta per quasi 30 milioni di utenze domestiche e oltre 6 milioni di imprese.
Con lo stesso decreto il Governo ha stanziato le risorse che permettono all’Autorità di confermare il potenziamento del bonus sociale per il prossimo trimestre e per un numero maggiore di famiglie in difficoltà, grazie all’innalzamento del livello limite ISEE per l’accesso (passato da 8.265€ a 12.000€, 20.000 € se famiglie con più di 3 figli).
Le famiglie beneficiarie, con il cosiddetto decreto Ucraina bis, sono così diventate oltre 3 milioni per il bonus elettrico e oltre 2 milioni per il bonus gas.
Anche per loro vale l’automatismo in vigore dal 2021: chi ne ha diritto trova il bonus direttamente accreditato in bolletta, semplicemente effettuando la richiesta dell’ISEE. Resta invece necessario compilare la domanda per le riduzioni da disagio fisico (utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita).
Gli effetti in bolletta, nel dettaglio.
Malgrado la prima discesa dei prezzi, resta ancora marcata la differenza di spesa rispetto all’anno scorrevole precedente. In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole2 (compreso tra il 1° luglio 2021 e il 30 giugno 2022) sarà di circa 948 euro,
+83% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2020 – 30 giugno 2021).
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.652 euro, con una variazione del +71% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
L’andamento dei mercati
Dal 24 febbraio 2022, giorno dell’ingresso dell’esercito russo in Ucraina, le quotazioni delle principali materie prime energetiche hanno registrato una forte volatilità, toccando nuovi massimi storici lo scorso 8 marzo, in un clima di grande incertezza per la possibile estensione al comparto energetico delle sanzioni economiche precedentemente adottate verso la Russia e, conseguentemente, per il rischio di una interruzione parziale o totale delle forniture russe. In particolare, il prezzo del petrolio (Brent) ha raggiunto, in quella data, i 132 $ a barile mentre il prezzo spot del gas naturale, nei principali hub europei, ha superato i 230 €/MWh. Successivamente, i prezzi si sono mossi al ribasso ma la volatilità resta elevata.
In questo contesto, anche il prezzo dell’energia elettrica ha segnato un valore record lo scorso 8 marzo, attestandosi in media giornaliera sui 587,67 €/MWh e ripiegando, nei giorni successivi, su livelli significativamente più contenuti.
Le componenti della bolletta
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la riduzione è completamente legata al calo della componente materia prima, con un impatto del -10,2% sul prezzo finale della famiglia tipo (scomponibile, al suo interno, in: -8,9% per effetto della voce energia PE, -1,6% legato alla voce di dispacciamento PD, -0,2% per la voce PPE di perequazione, quest’ultima legata ai recuperi degli scostamenti rispetto al trimestre precedente, +0,5% per la voce PCV+DispBT).
Rimasti invariati ancora a zero gli oneri generali di sistema. Invariate anche le tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura).
Per il gas naturale, l’andamento è determinato dal calo della componente materia prima, basato sulle quotazioni a termine relative al prossimo trimestre, con un impatto del -1,3% sul prezzo finale della famiglia tipo, dall’intervento straordinario di riduzione dell’8,8% della componente UG2 e da un piccolo incremento della componente delle tariffe di trasporto +0,1%.
Gli oneri generali anche per il gas sono pressoché a zero e l’IVA rimane al 5% come nel precedente trimestre. Si arriva così a una variazione complessiva per l’utente tipo pari a -10%. Anche i clienti finali del mercato libero beneficeranno della riduzione della componente UG2.
Tutti i dettagli dell’aggiornamento sono disponibili nella Scheda Tecnica.
1 La famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui.
2 Per anno scorrevole si intende l’anno composto dal trimestre oggetto dell’aggiornamento e i tre trimestri precedenti, considerando anche il consumo associato ad ogni trimestre.