Ci sono esperti di economia circolare, scienziati, ricercatori, responsabili di associazioni internazionali provenienti da 52 paesi del mondo tra i firmatari dell’appello contro la costruzione del mega inceneritore di Roma. “Il Mondo vi guarda” è una lettera rivolta ai cittadini di Roma a cui si chiede di “fermare il progetto di inceneritore proposto dal sindaco Roberto Gualtieri. Nel ventunesimo secolo dovremmo spegnere i vecchi inceneritori, non costruirne di nuovi. Le autorità pubbliche di Roma stanno per firmare un accordo disastroso ‘o conferisci incenerendo o paghi’, impegnando i romani che pagano la bolletta rifiuti a pagare più di 200 euro a tonnellata per le 600.000 tonnellate che saranno bruciate ogni anno per i prossimi 33 anni”.
Ecco il testo completo della lettera:
Facciamo appello ai cittadini romani per fermare il progetto di inceneritore proposto dal sindaco Roberto Gualtieri, che intende costruire un impianto volto a bruciare i rifiuti solidi urbani di Roma enormemente costoso, non sicuro e insostenibile. Nel ventunesimo secolo dovremmo spegnere i vecchi inceneritori, non costruirne di nuovi. Questo problema è estremamente urgente. Le autorità pubbliche di Roma stanno per firmare un accordo disastroso “o conferisci incenerendo o paghi”, impegnando i romani che pagano la bolletta rifiuti a pagare più di 200 euro a tonnellata per le 600.000 tonnellate che saranno bruciate ogni anno per i prossimi 33 anni. Da notare che la cifra di 200 euro per tonnellata include la sanzione che Roma dovrà pagare all’Europa per le emissioni di anidride carbonica derivanti dall’incenerimento, che andrebbe a sommarsi ai costi derivanti dagli investimenti e dai costi di gestione. “Conferisci o paga” significa che i contribuenti romani dovranno pagare quella tassa indipendentemente dal fatto che conferiscono le 600.000 tonnellate previste per ogni anno. Questa rappresenta una trappola economica dalla quale sarà impossibile sfuggire (nei prossimi 33 anni). Questa tipologia di contratto ha fatto sì che negli Stati Uniti sia stato impossibile costruire inceneritori per bruciare rifiuti. Quelli che lo hanno fatto hanno dovuto importare rifiuti anche pericolosi per far fronte agli enormi costi di investimento e di gestione.
E per che cosa? Questa non è una soluzione sicura né sostenibile per la gestione dei rifiuti a Roma. L’incenerimento dei rifiuti si scontra con la necessità di spostarsi da un’economia “lineare” ad una Economia Circolare. Zero Waste Italy è riuscita a guidare questo sforzo a livello internazionale. Circa duemila comuni italiani hanno ridotto i loro rifiuti dell’80% ed alcuni del 90%. Roma dovrebbe supportare questi sforzi, non contrastarli! Oltre la metà dei rifiuti di Roma è biodegradabile e Milano ha dimostrato che tale scarto può essere raccolto per essere trattato biologicamente, in modo sicuro ed efficiente, con costi che rappresentano appena una parte dei costi necessari per realizzare l’inceneritore.
L’incenerimento comporta una minaccia per la salute pubblica, in quanto esso è correlato all’emissione di diossine e di altri sottoprodotti da esse derivanti, che sono estremamente tossici e altamente persistenti sia nel corpo umano che nell’ambiente. Inoltre, queste sostanze, così come i metalli pesanti, come il piombo, si concentrano sulla superficie di miliardi di minuscole particelle chiamate nanoparticelle (inferiori ad un micron di diametro). Sebbene queste particelle non siano normativamente regolate e difficili da catturare, esse penetrano le membrane polmonari e raggiungono ogni tessuto del corpo. Questi pericoli sono stati completamente nascosti ai cittadini di Roma, in quanto l’inceneritore non è stato pianificato nel centro di Roma, ma a circa 20 chilometri, vicino ad Albano (e ai Castelli Romani). I cittadini di Albano non vogliono questo inceneritore, ma coloro che supportano questo progetto li considerano “sacrificabili”. Questa è una vergognosa ingiustizia ambientale. Per giustificare l’inceneritore, il sindaco ha utilizzato il fatto che il prossimo anno Roma ospiterà per il Giubileo milioni di pellegrini, che si prevede produrranno circa 150.000 tonnellate di rifiuti ulteriori rispetto a quelle già prodotte annualmente da Roma. Ma l’inceneritore non sarà realizzato in tempo per questo scopo. Nonostante ciò non crediamo che i pellegrini vorrebbero essere strumentalizzati come una scusa per tale vergognoso progetto. Ci auguriamo che i pellegrini ricorderanno a Roma che “Dio Ricicla, il Diavolo brucia!”
Concludendo, crediamo che questo progetto priverà i vostri giovani della speranza di vivere in una città dal futuro sostenibile. Non ha importanza quali problemi state affrontando, sarà molto peggio se toglierete ai vostri figli la speranza. Per favore non permettete al vostro sindaco di realizzare questo inceneritore. Per favore non offuscate l’immagine della vostra bella e storica città.
Leggi la versione in inglese con i nomi e i commenti dei firmatari