Con un emendamento al Decreto legge Superbonus in discussione al Senato, il governo Meloni sancisce di fatto la settima proroga per la cosiddetta “Plastic Tax“, che viene rinviata fino a luglio 2026.
L’imposta sul consumo dei manufatti in plastica monouso utilizzati per l’imballaggio di merci e prodotti alimentari (i cosiddetti MACSI) è stata introdotta in Italia con la legge di bilancio 2020, dell’allora governo “giallo-verde”, ma non è mai entrata in vigore. Dopo ripetuti rinvii, la Legge di bilancio 2023 aveva prorogato l’entrata del provvedimento al primo gennaio 2024. Ora con questo emendamento slitterà al 2026.
La norma nasce in risposta alla direttiva europea n. 2019/904 sui prodotti in plastica monouso, entrata in vigore il 2 luglio 2019, che vincola gli Stati membri ad adottare azioni concrete per ridurre il consumo di alcune tipologie di prodotti in plastica monouso. La plastic tax ha un valore fisso di 0,45 centesimi di euro per ogni chilo di prodotti di plastica monouso venduto, quindi 450 euro a tonnellata. Sono escluse le plastiche compostabili secondo la UNI EN 13432 e quelle ottenute da riciclo, anche per una quota parte, e tutti i dispositivi medici e gli imballaggi farmaceutici.
Confermata invece al 1° luglio 2024 la sugar tax, anche se avrà una partenza graduale, con importi ridotti fino al 1° luglio 2026.