Fino al 31 dicembre 2023 i rifiuti indifferenziati di Roma Capitale saranno trattati in Abruzzo. L’accordo è stato promulgato nella seduta della giunta regionale dello scorso 29 dicembre per la gestione di 76 mila e 600 tonnellate di scarti. Una collaborazione, quella tra le due Regioni, attiva ormai dal 2014 e continuamente rinnovata per tamponare la crisi cronica nella gestione dei rifiuti in cui si trova la Capitale, in particolare per quanto riguarda l’indifferenziato.
L’ultimo rinnovo, infatti, risale a luglio 2022, quando l’Abruzzo ha soccorso Roma fino alla fine dell’anno per gestire l’accumulo di scarti dovuti all’incendio dell’impianto del Tmb di Malagrotta.
Come si legge nella delibera regionale, l’accordo riguarda ancora una volta il solo trattamento, salvo proroga tecnica motivata, con la condizione che i residui di lavorazione dei RUI avviati ad operazioni di smaltimento, siano conferiti in siti di discariche extra-regionali. Gli impianti che si occuperanno della gestione dei rifiuti romani sono ancora quelli in località “La Stanga” nel Comune di Aielli (AQ) e il TMB della in località “Casoni” (CH).
La proroga arriva proprio nei giorni in cui si è riaccesa la discussione sulla riapertura del Tmb di Giudonia, per la gestione degli scarti indifferenziati. D’altro canto, dalla Capitale nessuno nega la difficile situazione, aggravata ancora in più in questo periodo di feste. La stessa assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi ha dichiarato più volte che l’unica soluzione prospettata dalla giunta capitolina è di ampliare il sistema di impianti per la gestione dei rifiuti, in particolare con l’attivazione dell’inceneritore di Santa Palomba.