Parte dalle scuole del Piemonte la caccia ai futuri giornalisti esperti delle tematiche legate all’ambiente e alla sostenibilità. Sono 235 gli istituti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado piemontesi, statali e paritarie, che hanno richiesto e ricevuto informazioni per partecipare a NextJournalist 2023, un progetto ideato da LifeGate, società benefit, da oltre 20 anni punto di riferimento sulla sostenibilità in Italia, in collaborazione con Fondazione Compagnia di San Paolocon l’obiettivo di sensibilizzare e formare giornalisti e content creator interessati a raccontare, in futuro, i principali temi ambientali e sociali.
Per questa prima edizione il tema individuato è “Protettori della Terra”, ovvero saper comunicare mediaticamente, attraverso un progetto multimediale (audio, video, testo), tutte le iniziative messe in pratica da attivisti, associazioni, comunità e governi che si battono per salvare il Pianeta. Per i prossimi anni la volontà è quella d’ampliare il progetto, allargandolo ad altri territori e regioni italiane. La redazione di LifeGate ha selezionato i migliori lavori e progetti editoriali inviati dalle scuole e dagli studenti piemontesi e il team vincitore è risultato essere quello del liceo coreutico teatrale Germana Erba di Torino con l’elaborato “We want happy days”; i liceali ora saranno coinvolti in un percorso di formazione mediatica durante un seminario per content creator sui temi della sostenibilità e della comunicazione ambientale, tenuto dai referenti dei vari team creativi ed editoriali di LifeGate, il 15 e 16 maggio a Torino presso il Circolo dei Lettori.
Il progetto sarà presentato poi, in anteprima, martedì 6 giugno alle 17 durante uno degli eventi del Festival CinemAmbiente di Torino, kermesse in programma nel capoluogo piemontese dal 5 all’11 giugno, con gli studenti del liceo torinese che avranno anche l’opportunità di raccontare mediaticamente, sul campo, l’evento insieme alla redazione di LifeGate con la produzione di articoli, contenuti audio e social.
L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha cambiato radicalmente il modo in cui le persone accedono alle informazioni e ai contenuti mediatici e questo ha creato una grande sfida per i giornalisti, che devono saper utilizzare diversi mezzi di comunicazione e padroneggiare diversi linguaggi per poter raggiungere un pubblico sempre più vasto e variegato. “Le opportunità fornite dal progetto NextJournalist sono molteplici – spiega Tommaso Perrone, direttore responsabile di LifeGate – Da un lato vogliamo far capire ai giovani che informarsi non è un’attività noiosa e che le notizie si trovano ormai dappertutto: online, su Instagram, attraverso i podcast. Dall’altra sappiamo che non tutte le fonti sono affidabili e per questo motivo vogliamo, attraverso il nostro seminario, fornire gli strumenti per cercare le informazioni corrette ed elaborarle in modo sintetico ma approfondito a seconda della natura del mezzo utilizzato. Ecco, con NextJournalist 2023 – conclude Perrone – vogliamo mettere alla prova gli studenti partecipanti, facendoli diventare i giornalisti di oggi, ma soprattutto di domani”.
Il progetto “NextJournalist 2023” avrà il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. “Attraverso la missione Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta sosteniamo attività volte a migliorare la comprensione dei rischi legati ai cambiamenti climatici con l’obiettivo di stimolare la cittadinanza ad avere un ruolo attivo nei processi di adattamento necessari per far fronte alle nuove sfide ambientali – dichiara Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – In modo particolare promuoviamo iniziative volte a sensibilizzare e formare i giovani affinché imparino a vivere con consapevolezza le trasformazioni legate alla transizione ecologica in una cornice in cui la scuola gioca il ruolo di alleato e promotore. NextJournalist 2023 è un progetto che va in questa direzione e avvicina studenti e studentesse al mondo della comunicazione ambientale per sottolineare il valore di essere responsabili, in prima persona, della divulgazione di messaggi reali e verificati. La diffusione corretta ed equa di conoscenza – conclude Anfossi – gioca infatti un ruolo fondamentale affinché le preoccupazioni delle persone in materia ambientale si trasformino in progetti e politiche territoriali orientate alla sostenibilità”.