Il governo albanese ha deciso di indire una giornata al mese senza auto a partire dal 3 aprile per combattere l’aumento dei prezzi del carburante e reprimere l’inquietudine dei cittadini. Ogni prima domenica, quindi, sarà all’insegna del risparmio energetico, una notizia che arriva in piena crisi globale dell’energia e dei combustibili che ha colpito l’Albania, uno dei paesi più poveri d’Europa, mentre i prezzi hanno raggiunto alcuni dei più alti del continente, scatenando proteste a livello nazionale per una settimana.
Il ministro Mirela Kumbaro ha affermato che la nuova norma si applicherà a tutte le principali città, in un invito all’azione che mira a produrre una migliore qualità dell’aria, ma anche a risparmiare carburante nel mezzo di una crisi in corso.
“Se non possiamo spegnere i motori per tutto il tempo, facciamolo almeno nei giorni di riposo e passiamo alla bicicletta o alla camminata”, ha detto il ministro. “Purtroppo stiamo vivendo indiscriminatamente la crisi energetica. Gli eventi recenti hanno messo in difficoltà tutte le economie globali e le tasche di ogni famiglia e le conseguenze si fanno sentire nel nostro Paese”, ha detto giovedì (25 marzo) il ministro del Turismo Mirela Kumbaro, annunciando la notizia.
“Dobbiamo ridurre il più possibile il traffico veicolare e, se non possiamo evitare di avviare l’auto tutti i giorni, almeno in vacanza. Ecco perché iniziamo il piano Car Free Day dalla prima domenica di ogni mese”, ha aggiunto. Kumbaro si è affrettato ad aggiungere che la misura non serve solo a risparmiare sulla spesa per il carburante, ma andrà anche a beneficio dell’ambiente.
“Sono impegni concreti che migliorano la nostra vita, per lasciare i bambini al ministro, aggiungendo: “Invito ciascuno di voi a diventare partner di questa iniziativa nelle vostre città: per il risparmio, per un ambiente più pulito, per la salute”.
Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, i prezzi del carburante hanno superato i 2 euro al litro in Albania, un paese in cui un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà di 5 euro al giorno.
Questo, combinato con un aumento dei prezzi dei generi alimentari fino al 40%, ha provocato grandi proteste in tutto il paese che si sono svolte nell’arco di una settimana. Le richieste dei manifestanti di tagliare le tasse e sospendere l’IVA sono state rifiutate dal governo. Invece, è stato istituito un consiglio per monitorare e fissare i prezzi.
Tutte le aziende che si trovano ad abusare delle tariffe di mercato dovranno affrontare multe e possibile revoca della licenza.
Kumbaro ha fatto un cenno all’istituzione del Transparency Board, osservando che “il Transparency Board svolge un ruolo cruciale nell’evitare l’abuso del prezzo del carburante e dei prodotti da basket, per proteggere ogni cittadino. Questo è un impegno che continuerà senza sosta”.
Lunedì (21 marzo), il governo ha ordinato la chiusura di tutte le scuole e le istituzioni statali per un giorno per conservare l’elettricità.