Si è tenuta il 6 ottobre a Bruxelles la EU Bioeconomy Conference dal titolo “The Bioeconomy – Enabling the European Green Deal in Challenging Times”, organizzata dalla Commissione Europea.
La manifestazione, una due giorni di congressi con i massimi esponenti europei del settore, aveva l’obiettivo di presentare i principali risultati emersi dall’EU Bioeconomy Strategy Progress Report, lo studio della Commissione in cui si evidenziano i progressi della strategia europea sulla bioeconomia attuata nel giugno 2022.
Durante i diversi panel sono state raccontate storie di ricerca e innovazione di successo nel campo della bioeconomia. Tra i relatori anche Catia Bastioli, AD di Novamont, invitata a raccontare il caso studio di bioeconomia circolare del Gruppo. Nel suo intervento, l’AD ha sottolineato il ruolo trainante di Novamont sul territorio nazionale e ricordato il valore dell’intera filiera delle bioplastiche e biochemical, citando importanti attori come il consorzio Biorepack, Coldiretti e il Cluster Italiano della Bioeconomia Circolare Spring.
Infine, Bastioli ha sottolineato l’urgenza di adottare nuove politiche per un cambio di rotta, sottolineando l’importanza dei bioprodotti come catalizzatori di innovazione, verso l’adozione di un modello basato sul “fare di più con meno”.
Durante il panel, moderato da Monika Jones, sono intervenuti anche John Bell, Direttore dell’Unità Bioeconomia presso la DG RTD della Commissione Europea, Wolfgang Burtscher, Direttore Generale del dipartimento Agriculture and Rural Development della Commissione europea, Petri Peltonen, Sottosegretario di stato per il Ministero degli affari esteri e dell’impiego finlandese e, infine, Daryna Zaitseva, EU Bioeconomy Youth Ambassador.
Per saperne di più guarda la registrazione del panel o visita il sito ufficiale dell’evento.
Catia Bastioli di Novamont all’EU Bioeconomy Conference a Bruxelles
L’Ad dell’azienda leader a livello internazionale nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals tra gli speaker dell’incontro per raccontare il caso studio di bioeconomia circolare del Gruppo. Bastioli: “Bisogna adottare nuove politiche per un cambio di rotta per fare di più con meno”