Filiera riciclo carta, accordo per valorizzare archivi e musei d’impresa

L’industria cartaria italiana è un’eccellenza e, grazie all’innovazione tecnologica portata avanti nel corso dei decenni, ha permesso all’Italia di diventare campionessa d’Europa nel riciclo di carta e cartone. I progetti, le innovazioni tecnologiche, i brevetti e i dati che hanno determinato questo primato sono conservati negli archivi delle imprese della filiera del riciclo e, come tali, devono essere valorizzati al meglio. Sono questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato da Comieco e da Museimpresa

Paper and pulp mill - Factory (Finishing Line)

L’industria cartaria italiana è un’eccellenza e, grazie all’innovazione tecnologica portata avanti nel corso dei decenni, ha permesso all’Italia di diventare campionessa d’Europa nel riciclo di carta e cartone. I progetti, le innovazioni tecnologiche, i brevetti e i dati che hanno determinato questo primato sono conservati negli archivi delle imprese della filiera del riciclo e, come tali, devono essere valorizzati al meglio.

Sono questi gli obiettivi principali del protocollo d’intesa siglato da Comieco, il Consorzio Nazionale per il Riciclo degli Imballaggi Cellulosici, e da Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, fondata nel 2001 da Assolombarda e Confindustria, durante la quinta edizione della Paper Week. Un protocollo che punta prima di tutto a una promozione culturale del valore di un settore determinante per la nascita dell’economia circolare come la conosciamo oggi.

“Se oggi la filiera è in grado di avviare a riciclo circa 3,7 milioni di tonnellate di carta e cartone ogni anno – spiega il Direttore Generale di Comieco, Carlo Montalbetti – è anche perché in questi anni gli imprenditori hanno investito in ricerca e sviluppo per migliorare le tecnologie dei loro impianti, ridurre gli scarti e ottimizzare l’impiego di materia prima seconda. Basti pensare che nel 1998 in Italia si riciclava solo il 37% degli imballaggi in carta e cartone messi in commercio, mentre oggi siamo oltre il 92,3%. E questo, non solo ci colloca ai primissimi posti in Europa, ma garantisce a milioni di cittadini italiani che ogni giorno si impegnano per differenziare carta e cartone, che il sistema funziona. Di tutte queste evidenze troviamo traccia negli archivi delle imprese della filiera che, come tali, vogliamo valorizzare”.

“In un tempo segnato da profondi mutamenti globali, è fondamentale ritrovare nel patrimonio industriale italiano le radici della forza competitiva. Gli archivi e i musei d’impresa raccontano molto più di un passato glorioso, sono una mappa del nostro futuro sostenibile, perché nella cultura d’impresa coesistono la memoria delle innovazioni e la visione concreta di sostenibilità economica e sociale, ma anche ambientale. Le imprese italiane hanno saputo incorporare, strutturalmente e storicamente, questi valori nel loro modo di produrre, trasformando il rapporto con il territorio e con l’ambiente in una leva competitiva strategica. Il protocollo tra Museimpresa e Comieco va in questa direzione, per custodire, valorizzare e rendere accessibile il ricco patrimonio culturale dell’industria cartaria” aggiunge Antonio Calabrò, Presidente di Museimpresa.

Dopo l’esperienza di successo rappresentata da Riciclo Aperto, con gli impianti pronti ad accogliere gli studenti da tutta Italia per toccare con mano i processi industriali del ciclo del riciclo di carta e cartone, inizia dunque una nuova fase che porterà all’apertura degli archivi d’impresa e al racconto di com’è cambiata l’industria del settore, parallelamente alle abitudini e ai costumi degli italiani.

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