Il 9 giugno 2022 si terrà la conferenza Abiti usati e responsabilità estesa del produttore che sarà trasmessa dalle ore 17 sulla pagina Facebook di Rete ONU (a questo link l’evento).
L’obbligo di raccolta differenziata del tessile, in vigore in Italia dal 1 gennaio 2022, come previsto dal decreto legislativo n. 116/2020, e l’imminente implementazione dei regimi di responsabilità estesa del produttore, trasformeranno profondamente il settore degli abiti usati. L’obiettivo del massimo recupero, che accomuna istituzione pubblica, industria e operatori della filiera del recupero, è al centro di riflessioni sempre più approfondite.
Per cercare di fare chiarezza sulla situazione, Rete ONU ha quindi organizzato un convegno per dare voce alle considerazioni e alle istanze degli operatori che gestiscono i vari anelli della filiera, dalla raccolta fino al retail e all’utilizzo industriale.
A introdurre l’evento sarà Alessandro Stillo, Presidente Rete ONU, mentre sarà compito di Pietro Luppi, Direttore Comitato Scientifico Rete ONU, moderare gli interventi dei vari ospiti che parleranno di:
- Karin Bolin – Rappresentante Comparto Indumenti Usati di Rete ONU
Caratteristiche e prospettive degli operatori della raccolta e del recupero degli abiti usati - Michele Acampora – M.C.G. Textile srl
Come funziona un impianto di selezione degli abiti usati - Filippo Di Giovanni – Rappresentante Comparto mercati dell’usato di Rete ONU
Abiti usati: il punto di vista degli ambulanti - Alessandro Giuliani– Rappresentante Comparto Conto Terzi di Rete ONU.
Abiti usati: il punto di vista del retail - Simone Gaslini – Responsabile produzione e prodotto Filatura ASTRO s.r.l.
Il settore del riciclo tessile ai tempi della responsabilità estesa del produttore
Il MiTE non ha ancora definito regole e obiettivi ed è ancora assente un sistema di responsabilità estesa del produttore che potrebbe indicare tutti gli obblighi sul ritiro e riciclo dei beni. Secondo il rapporto Rifiuti Urbani, realizzato dall’Ispra, la frazione tessile della raccolta differenziata nel 2019 è stata pari a circa 160 mila tonnellate, contro le 129 mila del 2015. Questo equivale a una raccolta differenziata di circa 3.50 chilogrammi per abitante, a fronte di un consumo medio (in aumento) di più di 16 kg per abitante.