C’è tempo fino al 6 febbraio per partecipare a “QUARTIER CIRCOLARE – Giovani protagonisti del cambiamento”, il progetto realizzato nel contesto di Mindchangers Project e co-finanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Piemonte, che offrire un percorso formativo ed esperienziale a 30 giovani di età compresa tra i 20 e 30 anni per il rafforzamento delle competenze in termini di eco-cittadinanza attiva e facilitare la generazione di iniziative creative e innovative di economia circolare e sviluppo sostenibile in risposta ai bisogni del territorio. Dove per territorio si intende la città di Torino e in particolare la Circoscrizione 5.
Una zona quella di Borgo Vittoria, Lucento e Madonna di Campagna scelta non a caso dal progetto per promuovere la crescita dei futuri ecoattivisti perché, come racconta la coordinatrice di progetto Ester Graziano dell’Associazione LVIA “è nelle periferie che le conseguenze economiche, sociali e ambientali di ogni crisi si abbattono con maggiore intensità e dove solitamente ci sono minori occasioni di socialità e formazione”.
Ad occuparsi della loro formazione sarà il circolo Legambiente Metropolitano di Torino e, per capire meglio cosa dovranno aspettarsi questi 30 giovani, abbiamo raggiunto telefonicamente la presidente Carla Pairolero che esordisce dicendo:
“Hai qualche idea per riuscire a vivere meglio e in maniera sostenibile il tuo quartiere? Vuoi essere più attivo all’interno della comunità? Con Quartier Circolare vogliamo coinvolgere questi giovani non solo direttamente alle iniziative o alle attività che andremo a proporre come Legambiente sul territorio, ma il nostro obiettivo è proprio quello di renderli protagonisti facendo in modo che siano loro stessi a proporre e realizzare le attività. Quindi quello che andremo a fare sarà una formazione che faccia acquisire ai giovani tutti gli strumenti utili, necessari e propedeutici per muoversi con efficacia all’interno del proprio territorio. Insomma degli eco cittadini attivi a tutto tondo! E per dare la possibilità a un numero maggiore di giovani di apprendere gli strumenti per governare la trasformazione che la società sta vivendo, la formazione sarà gratuita si svolgerà prevalentemente nel tardo pomeriggio e nel week end”.
Puoi farmi qualche esempio delle attività?
L’elenco è lungo però posso citarti per esempio la Future Prade, una vera e propria parata in favore della micromobilità sostenibile. Un momento non solo per riflettere sulla mobilità sostenibile ma anche per metterla in pratica e studiarne le varie sfaccettature così da poterla promuovere e praticarla sul territorio. Ovviamente vista la giovane età dei partecipanti ci saranno momenti musicali e dedicati alla convivialità ma tutti rigorosamente declinati alla sostenibilità ambientale. Si prevedono anche attività che supportino uno dei pilastri dell’economia circolare come il riuso, con la creazione per esempio di punti per lo scambio di oggetti, così da allungarne la vita e incidere sulla produzione di rifiuti. Ci saranno camminate ecologiche incentrate sugli ecosistemi fluviali con un occhio di riguardo al fiume Stura. E poi ancora attività di sharing condominiale, workshop sui cambiamenti climatici per far emergere progetti da attuare sul territorio e le immancabili giornate di pulizia, perché il quartiere ne ha davvero bisogno. Quindi tante iniziative nelle quali i giovani saranno i veri protagonisti non solo come fruitori ma soprattutto come ideatori e la formazione che andremo a fare servirà proprio ad approfondire i temi e gli strumenti necessari per realizzare le iniziative.”
Sono previsti anche scambi culturali?
Certo, il confronto e lo scambio sono fondamentali. Il progetto infatti prevede il confronto con altrettanti giovani provenienti dalla piccola cittadina di Mbao nella periferia di Dakar, che saranno formati sulle stesse tematiche dei giovani torinesi e per due dei nostri giovani ci sarà la possibilità di andare in Senegal e fare un’esperienza di scambio internazionale. Inoltre ci saranno scambi e confronti con le altre progettualità di Mindchanger sparse in giro per l’Europa.
Perché un giovane dovrebbe scegliere Quartier Circolare e intraprendere questo percorso?
Perché la transizione ecologica è un fenomeno da governare e non subire soprattutto in contesti come quelli urbani fortemente antropizzati. Perché non esistono oggi a Torino altri percorsi di formazione civica a tutto tondo sulle questioni ambientali. Perché è gratuito e facilmente accessibile. Ma soprattutto è uno strumento unico per formare cittadini attivi che mettano al centro l’ambiente per migliorare fin da subito il loro quotidiano e la comunità in cui vivono.