La community torinese di Junker si conferma la più numerosa negli oltre mille comuni italiani abbonati al servizio: oggi nella nostra città una famiglia su quattro ha già scaricato l’app. Un risultato che conferma la grande sensibilità dei cittadini torinesi al tema della riduzione dei rifiuti e della sostenibilità ambientale.
La mission di Junker è fornire agli utenti le corrette informazioni di smaltimento di oltre un milione e 600mila prodotti in base alle regole del Comune in cui l’utente è localizzato. Uno strumento tecnologico innovativo, ma al contempo estremamente semplice e intuitivo da utilizzare.
In forte aumento a Torino il numero delle ricerche totali in app di prodotti e punti di conferimento, che nel 2020 sono state quasi due milioni, un numero doppio rispetto all’anno precedente. La media di ricerche giornaliere di prodotti nel 2020 è stata di 1.200, quella delle ricerche di punti di conferimento è stata in media di 930.
Particolarmente interessante è l’analisi delle ricerche effettuate dai torinesi nel 2020, da cui si possono rilevare i prodotti che creano più dubbi al momento del conferimento: in cima alla lista ci sono gli imballaggi in poliaccoppiato (ovvero fatti da più materiali accoppiati, soprattutto se con interni argentati) ad esempio le confezioni di caffè e i sacchetti di biscotti o prodotti da forno, ma anche i cartoni di latte o vino in TetraPak e i sacchetti pasta o riso con finestra trasparente. Seguono le ricerche relative ai differenti tipi di carta (dai fazzoletti ai tovaglioli di carta colorati, ai cartoni della pizza, fino alle carte forno) oppure quelle relative a materiale compositi costituiti da elementi diversi e difficili da separare (come il tubo delle patatine). Infine, emergono dubbi relativi ai materiali compostabili, rispetto a quelli genericamente definiti biodegradabili.
“Nel 2020 la Città ha raggiunto un traguardo storico, superando per la prima volta il 50% della raccolta differenziata, anche grazie all’estensione del modello delle ecoisole sul territorio comunale”, spiega Alberto Unia, assessore all’Ambiente della Città di Torino. “Junker si conferma uno strumento utilissimo e ormai irrinunciabile per molti cittadini torinesi, che contribuisce con efficacia a migliorare la qualità della raccolta rifiuti e incentiva l’adozione di comportamenti responsabili e attenti all’ambiente”.
“Amiat ha da sempre creduto nell’utilità di Junker come strumento per favorire il corretto conferimento dei rifiuti prodotti dai cittadini” prosegue Christian Aimaro Presidente di Amiat Gruppo Iren. “I risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata dimostrano che la qualità del servizio unitamente a strumenti che favoriscono le buone pratiche contribuiscono alla creazione di una società sempre più orientata verso una economia di tipo circolare, a beneficio dell’intera collettività”.
“L’accoglienza che Junker ha ricevuto dall’amministrazione comunale, da Amiat Gruppo Iren e dai torinesi ci riempie d’orgoglio” – commenta Noemi De Santis, responsabile comunicazione di Junker app. “Nel corso del 2020 la nostra community a Torino è cresciuta in modo straordinario. E il trend si conferma anche nei primi mesi del 2021. La media delle ricerche in app resta una delle più elevate d’Italia e la classifica dei prodotti più ricercati si evolve man mano che i cittadini diventano più esperti. Questo significa che siamo già entrati in una fase matura di utilizzo dell’app e dei suoi servizi. Adesso ci auguriamo che sempre più torinesi scelgano di installare Junker, per potenziarne ulteriormente i benefici a favore dell’ambiente, dell’economia circolare e dell’efficienza dei servizi pubblici”.
Le modalità di ricerca che può utilizzare il cittadino sono quattro: per scansione del codice a barre, per simboli, per ricerca testuale e per immagini. La prima funzione è la più utilizzata dagli utenti: dopo aver inquadrato il barcode del prodotto con la fotocamera dello smartphone, Junker individua tutti i materiali che lo compongono e, per ognuno di essi, viene indicato il contenitore corretto in cui conferirlo. Da circa un anno è inoltre attiva in via sperimentale un’innovativa modalità di ricerca basata sul riconoscimento per immagini, che rende più facile differenziare gli oggetti sfusi o privi di etichetta: per sapere come smaltire un oggetto basta inquadrarlo e inviare l’immagine all’app, che lo riconoscerà grazie all’intelligenza artificiale.
Su Junker sono presenti altre funzionalità di tipo informativo, come le mappe dei punti di raccolta, il calendario del porta a porta, le indicazioni per il corretto conferimento dei rifiuti speciali. Gli utenti possono inoltre inviare alla Città segnalazioni relative al decoro urbano allegando eventualmente una foto scattata con il proprio smartphone.
L’app è infine caratterizzata da un’estrema accessibilità: è integralmente tradotta in 10 lingue, per favorirne l’utilizzo da parte di tutte le comunità straniere che vivono e operano a Torino, ed è infine totalmente accessibile anche per persone con disabilità visiva, sia nella versione iOS che Android. Tra le novità per gli utenti torinesi, sull’app – scaricabile gratuitamente su www.junkerapp.it – verrà proposta a breve una survey sull’uso e sul gradimento di Junker, per rispondere in modo sempre più efficace e diretto ai bisogni e alle osservazioni degli utilizzatori.
A Torino superati i 70 mila utenti di Junker, l’app che aiuta a differenziare i rifiuti
Prosegue con successo la collaborazione tra Amiat Gruppo Iren, Città di Torino e Junker, l'app che aiuta i cittadini a differenziare correttamente i rifiuti, che ha superato i 70 mila download, raddoppiando così il numero di utenti negli ultimi 16 mesi