A Torino qualcosa si muove sul fronte delle pedonalizzazioni. Sono lontani i tempi in cui sembrava potersi concretizzare la trasformazione dei controviali in strade riservate a bici e pedoni e ci si deve accontentare di qualche timida “concessione”. Nello specifico si parla della definitiva pedonalizzazione di due vie e di quattro strade scolastiche e della proroga della sperimentazione per altre due, come recita la delibera approvata dalla Giunta comunale su proposta dell’assessora alla Mobilità, Chiara Foglietta.
A essere pedonalizzate via Coazze, nel tratto compreso tra le vie Cialdini e Almese, e via Baltea (in foto, ndr), nel tratto compreso tra corso Vercelli e via Soana. Senza auto, a conclusione della sperimentazione avviata a settembre dello scorso anno per le zone scolastiche, i tratti di strada davanti all’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci (via degli Abeti), la scuola primaria Giuseppe Perotti (via Mercadante), la scuola primaria Anna Frank (via Vallauri) e la scuola secondaria Bernardo Chiara (via Colonna), all’interno del territorio della Circoscrizione 6.
Una proroga della sperimentazione è stata invece decisa per le ‘zone scolastiche’ di via Romita, sul territorio della Circoscrizione 2, che proseguirà fino al 31 gennaio 2024, e via Mameli, nella Circoscrizione 7, fino al 30 giugno 2024.
In queste aree sarà pertanto interdetta la circolazione veicolare dalle ore 00.00 alle ore 24.00 di tutti i giorni, festivi inclusi, salvo veicoli autorizzati, secondo le disposizioni vigenti per le aree pedonali.
Il comune in una nota scrive: istituite a titolo sperimentale lo scorso anno in occasione della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, le sperimentazioni hanno raggiunto risultati positivi in termini di sicurezza stradale, fruibilità degli spazi a vantaggio dei pedoni, tutela della mobilità pedonale e ciclabile, tutela dell’ambiente sotto il profilo dell’inquinamento atmosferico e acustico.
“Le zone scolastiche creano attorno alle scuole un’area protetta in cui i bambini e chi li accompagna quotidianamente trovano occasioni e condizioni più favorevoli per momenti di condivisione e socializzazione al di fuori delle pareti scolastiche e possono diventare, al pari delle vie pedonali, luoghi di ritrovo sicuri per gli abitanti del quartiere”, commenta invece l’assessora Foglietta.