La provincia di Rovigo compie un importante passo verso una raccolta differenziata di qualità. Come annunciato qualche mese fa su Eco dalle città, il nuovo sistema basato su una suddivisione dei rifiuti più accurata e un costo della tariffazione più equo commisurato ai rifiuti conferiti è stato ufficializzato dall’assemblea del Consiglio di Bacino, che ha recentemente approvato le nuove regole della Tariffa rifiuti di natura corrispettiva che va a sostituire la TARI.
Nel 2023 sono infatti 21 i Comuni che passeranno al nuovo sistema tariffario TARIP: Badia Polesine, Bagnolo di Po, Bergantino, Calto, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Gaiba, Giacciano con Baruchella, Lendinara, Melara, Occhiobello, Pincara, Salara, Stienta, Trecenta ed il Comune di Rovigo, che rappresentano oltre il 51% degli utenti, cui faranno seguito tutti gli altri comuni della Provincia di Rovigo nel 2024.
La TARIP è un sistema di calcolo della tariffa che, rispetto alla tassa precedente, non si basa più solo sui metri quadrati dell’immobile e sul numero di occupanti, ma soprattutto su quanti rifiuti non differenziati (secco residuo) sono stati prodotti da ciascuna utenza, domestica e non domestica.
Nello specifico, la Tariffa è costituita da due parti principali: una quota fissa che copre i costi generali del servizio e una quota variabile. Quest’ultima, cresce con l’aumentare degli svuotamenti del contenitore del secco residuo o con i conferimenti presso i contenitori stradali dotati di apertura controllata, modalità quest’ultima che vale solo per gli utenti del centro storico di Rovigo che sono dotati di eco tessera.
Una delle principali novità è che la tariffa sarà unica per tutti i Comuni a parità di servizio sia per le famiglie che per le aziende e questo in seguito agli indirizzi di gestione unitaria definiti dal Consiglio di Bacino e da ARERA.
La nuova tariffa è applicata e riscossa dal gestore e non dai Comuni, quindi già dal 2023 i cittadini riceveranno le bollette direttamente dal gestore e avranno a disposizione gli sportelli di Ecoambiente per ogni interlocuzione in merito.
I Consiglio di Bacino in collaborazione con Ecoambiente ha, inoltre, messo a disposizione dei Comuni e dei cittadini anche presso i rispettivi siti una specifica informativa divulgativa sulla tariffa puntuale che spiega gli aspetti principali del nuovo prelievo.
In particolare, per quanto riguarda le utenze domestiche, con la tariffa puntuale il calcolo risulta indipendente dalla superficie della abitazione e dipende invece sostanzialmente dal numero dei componenti della famiglia e dai loro comportamenti che si rilevano dal conteggio degli svuotamenti del secco residuo, dalla eventuale adesione al compostaggio domestico e infine dalla richiesta di adesione al servizio Equo Verde per l’utilizzo di contenitori carrellati, da utilizzarsi per la raccolta del verde.
Tutti gli utenti sono comunque tenuti a pagare, secondo la legge ed il Regolamento approvato dal Consiglio di Bacino, un numero di conferimenti (svuotamenti) minimi del contenitore del secco non riciclabile.
In numero di vuotamenti minimi dipende dal numero di persone che compongono il nucleo famigliare, pertanto:
Per gli utenti che possiedono il contenitore grigio dedicato con le ruote, di volumetria da 120 litri (la maggioranza dei cittadini-utenti), gli svuotamenti minimi saranno i seguenti:
Per gli utenti che possiedono il contenitore grigio dedicato da 30 litri gli svuotamenti minimi saranno i seguenti:
Infine, per gli utenti che devono conferire il rifiuto indifferenziato nei cassonetti stradali dotati di calotta volumetrica, avente una capienza di 20 lt. (apribili solo utilizzando la eco tessera abbinata all’utenza), le soglie minime sono le seguenti:
Il costo per ogni conferimento eccedente quelli minimi previsti per ogni tipologia di contenitore sarà definito nelle prossime settimane dall’assemblea del Consiglio di Bacino
La Tariffa puntuale, per quest’anno di prima attivazione anche per consentire la necessaria informazione ai cittadini, entrerà in vigore a partire dal 1 aprile 2023. Gli svuotamenti del contenitore grigio per il secco residuo o l’utilizzo della calotta volumetrica in Comune di Rovigo, effettuati prima del 1 aprile, non saranno conteggiati per la quantificazione della Tariffa 2023.
Ecoambiente e il Consiglio di Bacino, rassicurano le utenze che producono pannolini e pannoloni, poiché nel periodo transitorio, come espressamente previsto dal regolamento approvato, il sistema rimarrà invariato rispetto alla situazione attuale. I soggetti che faranno richiesta, previa presentazione e verifica della documentazione necessaria per l’attivazione di questo servizio, vedranno azzerati gli svuotamenti eccedenti a quelli minimi previsti, potendo pertanto esporre il medesimo contenitore grigio utilizzato per il secco residuo, fino ad un massimo di una volta a settimana, senza che tali esposizioni siano conteggiate in aggiunta.
Per le aziende l’avvio della tariffa, stante la maggiore complessità sarà più graduale; tuttavia già dal primo semestre si partirà con la tariffa unica per tutte le aziende che a parità di categoria pagheranno la stessa tariffa indipendentemente dal Comune dove sono ubicate. A partire dal secondo semestre 2023 la quota variabile sarà calcolata sulla base degli effettivi servizi fruiti dall’azienda con particolare riferimento ai conferimenti di secco residuo. Nel 2024 il sistema di calcolo inoltre prevede una ulteriore evoluzione verso una tariffa ancora più legata ai conferimenti effettivi di rifiuto conferito, sulla base di fasce della superficie.
Nell’occasione, Ecoambiente ha fornito alcuni significativi dati relativi all’andamento dei conferimenti di secco residuo nei 21 Comuni che passeranno al nuovo metodo tariffario e che stanno già utilizzando i contenitori appositamente dedicati a questo scopo, distribuiti nei mesi scorsi.
Il dato che emerge è un vistoso calo della produzione del rifiuto secco indifferenziato, con una media pari a -17% confrontata con la produzione del 2021, pari ad una riduzione di circa 2135 tonnellate. Vi sono alcuni Comuni come Ceneselli e Salara che hanno raggiunto punte ragguardevoli pari a -28% ed altri come Melara, Giacciano con Baruchella, Bagnolo di Po, Calto e Castelmassa la cui riduzione è arrivata a superare il -20%.
Anche nel Comune di Rovigo, per il quale si sta terminando in questi giorni la riorganizzazione del servizio di raccolta, si stanno registrando confortanti dati di riduzione del rifiuto secco indifferenziato. I dati disponibili del secondo semestre 2022 confrontati con lo stesso periodo dell’anno precedente, dimostrano una riduzione della produzione del secco pari a 769 tonnellate pari al -15,1%. Dati che, se si consolideranno nei mesi successivi lasceranno intravvedere il raggiungimento dell’obbiettivo della raccolta differenziata almeno dell’80%.