È in una cornice meravigliosa a Livorno il Banco 13 Ri-Generi alimentari. Il progetto è ben riassunto nel volantino programmatico. ” Gli esercenti delle aree mercatali donano la frutta e la verdura invendute”. La cornice meravigliosa è quella del Mercato Centrale di Livorno, un edificio al tempo stesso solenne e gentile del tardo Ottocento, un mercato coperto con banchi e negozi di vario genere, con il primato del pesce e di altre specialità locali. E’ lì il banco 13, il punto di raccolta della frutta e della verdura invendute e recuperate, lo stesso punto dove le si redistribuisce tra le 13 e 30 e le 14. Le bancarelle di orto-frutta sono quasi tutte all’esterno del mercato coperto, nell’adiacente mercato all’aperto. Ma la particolarità di questo progetto livornese – rispetto a quelli che lo hanno preceduto e ispirato, a Torino, Milano Roma – è che il banco di riferimento è al coperto, è ampio, di marmo e consente di conservare agevolmente eventuali avanzi per il giorno dopo.
Il progetto è a cura della AAmps (Azienda Ambientale Pubblico Servizio) e del Comune di Livorno, su iniziativa di Raphael Rossi, Amministratore Unico di AAmps, ed è nato proprio dal confronto con l’attività Repopp di Eco dalle Città a Porta Palazzo a Torino. Ci sono voluti alcuni mesi per farlo partire, perchè il Comune ha dovuto espletare tutti passaggi per avere la disponibilità, come operatori, di alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza. Tramite e supporto è la cooperativa Brikke Brakke, in particolare nella persona di Alessandra Franchini. Il banco è presenziato dalle 11, ora in cui si possono cominciare a ritirare i tagliandi per avere la cassetta. Poi gli operatori con pettorina arancione cominciano a girare con il carrello per ritirare eccedenze/doni dagli ambulanti del mercato. “L’ortofrutta la portiamo sul banco dove la possiamo SCATTIVIRE” dice Gabriele Rammairone dell’ufficio comunicazione di AAmps (qui la video intervista a Gabriele Rammairone) che ogni tanto partecipa al turno. In effetti al banco fanno anche delle piccole “operazioni chirurgiche” per eliminare parti non più edibili o “troppo brutte” di singoli pezzi di frutta e verdura e se necessario coprono la ferita con una pellicola trasparente biocompostabile. Abbiamo poi accertato che la parola SCATTIVIRE è una variante livornese del toscanismo SCATTIVARE.
In tempo di guerra e pace è un verbo molto simbolico. Sul banco si preparano e compongono cassette ricche e varie, con la preziosa aggiunta del pane che avanza alla chiusura del banco del pane, interno al Mercato Centrale. Tutti i giorni la distribuzione delle cassette è tra 13 e 30 e le 14. ( Per ora anche il sabato, poi magari sarà più avanti nel pomeriggi.) Tra gli utenti del servizio la signora Ambra è stata intervistata già alla inaugurazione, a dicembre. E spiega molto bene il valore sia ambientale che sociale dle progetto. Tutto fa pensare che il Comune finanzierà il proseguimento, sempre con il mix tra Azenda AAmps, cooperativa Brikke Brakke e alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza (che svolgono cosi’ le loro 8 ore settimanali). Prossima tappa sarà la “spesa sospesa” ma ne parleremo nella prossima puntata a Livorno.