Cagliari si prepara ad un’evoluzione significativa nel suo sistema di gestione dei rifiuti urbani con l’introduzione di 35 nuove ecoisole automatiche. Si tratta di una modalità di conferimento complementare al sistema di raccolta “porta a porta” del Comune, che “resta il principale sistema di conferimento”, pensata per “rendere il processo di differenziazione più efficiente, accessibile e semplice per i cittadini”, ha spiegato il sindaco Paolo Truzzu all’incontro con i giornalisti giovedì 7 marzo a Palazzo Bacaredda.
Dieci delle 35 ecoisole automatiche, che nel corso del 2024 saranno posizionate strategicamente in diverse aree della città, saranno operative entro questo mese di marzo e permettono di conferire carta e cartone, plastica, vetro, latta e lattine, e rifiuti organici. Durante la prima fase è invece escluso il conferimento del rifiuto indifferenziato.
Il comune spiega che le nuove strutture sono dimensionate per essere usate in via straordinaria, perché i giorni e gli orari previsti dal calendario di raccolta “porta a porta” rimangono quelli da rispettare prioritariamente. Perciò, a ciascuna di esse sarà assegnato un gruppo di utenti predefinito autorizzato al suo accesso, ha spiegato l’assessore Alessandro Guarracino. “Ciascun utente – ha anticipato il titolare dell’Innovazione tecnologica e Ambiente – riceverà quindi una comunicazione con l’indicazione della specifica ecoisola di suo riferimento”, l’unica presso la quale potrà conferire i rifiuti, che sarà dotata di un sistema di riconoscimento dell’utente tramite la “ecocard”, la stessa utilizzata per l’accesso agli altri servizi offerti dal sistema comunale di raccolta dei rifiuti, e una limitazione automatica degli accessi per trimestre solare (dall’1 gennaio al 31 marzo, dall’1 aprile al 30 giugno, sall’1 luglio al 30 settembre, dall’1 ottobre al 31 dicembre). “L’accesso alle ecoisole automatiche è comunque consentito tutti i giorni, per tutte le 24 ore”.
Sia Guarracino che Truzzu hanno inoltre sottolineato come “questa iniziativa potrà contribuire a far superare la quota del 76% di raccolta differenziata, che già ha premiato Cagliari posizionandola al secondo posto fra le città capoluogo italiane più virtuose”.
Con il sistema “porta a porta”, i due ecocentri in viale Sant’Elia e in via San Paolo, le ”corriere ecologiche”, l’isola ecologica mobile, il “centro del riuso”, il “tributo puntuale”, l’intensificazione dei controlli con l’impiego di fototrappole per combattere l’abbandono dei rifiuti e ora l’introduzione delle ecoisole automatiche, Cagliari sta dimostrando il suo impegno nel “rimanere all’avanguardia nella gestione sostenibile dei rifiuti”, proiettando il capoluogo sardo verso un futuro più ecofriendly e coinvolgendo attivamente la comunità in questa importante transizione. Prossimo obiettivo: “Interventi per la riduzione dei rifiuti indifferenziati delle gradi utenze”.