È stato presentato oggi (mercoledì 15 dicembre, ndr) al business center di Sogemi, “Valore: VAlorizzare le LOgiche del REcupero”, il progetto selezionato con il bando “Foody zero sprechi” lanciato lo scorso gennaio 2021 da Fondazione Cariplo in collaborazione con il Comune di Milano e Sogemi nell’ambito delle azioni di attuazione della Food policy della città e avviato nel mese di settembre.
Con questa iniziativa si amplia il numero di hub in città: quello che apre oggi nel Municipio 4 presso Foody – Mercato agroalimentare di Milano segue le aperture nei quartieri Isola (Municipio 9), Lambrate (Municipio 3) e Gallaratese (Municipio 8) e rappresenta l’evoluzione dell’hub Ortofrutta, sviluppato durante il lockdown del 2020, grazie al quale erano state distribuite 138 tonnellate di prodotti freschi in otto settimane di attività.
Il progetto selezionato coinvolge l’Università degli studi di Milano come capofila e tre soggetti del Terzo settore per la raccolta e redistribuzione delle eccedenze dal Mercato agroalimentare: Recup, Banco alimentare della Lombardia contribuendo a strutturarne e migliorarne l’attività in corso, attraverso la rete capillare di Croce rossa italiana – Comitato dell’Area sud milanese.
Obiettivo principale del progetto “Valore” è sviluppare un circolo virtuoso che prevenga la distruzione di prodotti che possano essere rimessi nel circolo dell’alimentazione umana attraverso la raccolta, la selezione e la ridistribuzione delle eccedenze provenienti dai commercianti, grossisti e produttori e di redistribuirle a persone e famiglie in difficoltà grazie ad una fitta rete di organizzazioni del territorio.
“L’impegno del Comune per ridurre lo spreco alimentare prosegue e si consolida attraverso la collaborazione con diversi partner – afferma la Vicesindaco di Milano delegata alla Food policy Anna Scavuzzo –. Insieme a Fondazione Cariplo e Sogemi abbiamo aggiunto un nuovo tassello nelle azioni di recupero delle eccedenze in uno dei luoghi più importanti nella distribuzione del cibo a Milano: il Mercato ortofrutticolo. Sarà proficuo il coinvolgimento di nuovi soggetti che sono parte attiva del sistema alimentare, sensibili all’importanza di ridurre gli sprechi e disponibili a favorire il recupero delle eccedenze a fini sociali”.
Si implementano così le azioni in città contro lo spreco alimentare, puntando al coinvolgimento crescente di soggetti diversi e già impegnati sul tema, per amplificare gli impatti positivi generati da una food policy sempre più sostenibile e inclusiva.
“Questa attività di recupero delle eccedenze è stata messa a sistema, grazie al dialogo e alla collaborazione tra tanti attori, pubblici e privati – dice Claudia Sorlini, vicepresidente di Fondazione Cariplo –. Si tratta di un’azione virtuosa che consente di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale conseguente, aiutando contemporaneamente chi ha bisogno e che merita di essere via via rafforzata con l’allargamento delle alleanze per poter raggiungere un maggior numero di beneficiari. In questa ottica Fondazione Cariplo, integra le azioni della food policy di Milano con altre iniziative, tra cui ad esempio ‘Programma QuBi la ricetta contro la povertà minorile’ contribuendo anche a contrastare le disuguaglianze”.
“Nel 2019 abbiamo raccolto circa 1.500 tonnellate di cibo fresco dal Mercato ortofrutticolo di Milano grazie all’impegno e alla collaborazione di produttori e grossisti e alla partecipazione dei soggetti del Terzo settore che effettuano la raccolta. Da sempre Sogemi è impegnata a promuovere iniziative e azioni di solidarietà alimentare ed è per noi di grande interesse e orgoglio continuare a collaborare con Food policy di Milano in un progetto così importante di sostenibilità e recupero alimentare – aggiunge Cesare Ferrero, presidente di Sogemi”.
Il contributo previsto per la realizzazione delle attività sarà dedicato al rafforzamento gestionale e al capacity building degli enti coinvolti, all’allestimento di un check-point dedicato per il monitoraggio delle qualità e quantità di eccedenze recuperate, così come alla definizione di alcuni protocolli di azione e manuali di buone prassi.
Al centro dell’analisi verranno posti gli aspetti qualitativi e di sicurezza dei prodotti ortofrutticoli idonei a processi di ridistribuzione, i sistemi di packaging e la gestione della ridistribuzione per finalità sociali. L’impatto dell’azione sarà monitorato dall’Università statale di Milano che attraverso i numeri raccolti valuterà le potenzialità in essere per lo sviluppo del progetto.
“Il coinvolgimento dell’Università degli studi di Milano consentirà di sviluppare e adottare pratiche operative volte a garantire il controllo della qualità delle eccedenze alimentari ed una loro migliore gestione logistica, con l’obiettivo di raggiungere il più elevato numero di utenze ma soprattutto con migliori garanzie nutrizionali e con minori impatti ambientali ed economici – sottolinea Sara Limbo, ricercatrice del dipartimento DEFENS dell’Università statale di Milano.
“Questo progetto rappresenta una opportunità concreta e rilevante per ampliare il mix dei prodotti donati alle strutture caritative favorendo una dieta equilibrata alle persone che più hanno bisogno – afferma Dario Boggio Marzet, Presidente di Banco alimentare Lombardia –.Il binomio qualità degli alimenti e dignità della persona è a noi particolarmente caro, per questo crediamo molto in questo progetto e nell’importanza della sinergia fra i partner coinvolti”.
“Il progetto Valore – ribadisce Alberto Piccardo presidente di RECUP APS – conferma il consolidamento di un’azione nata in modo spontaneo durante il periodo più complesso della pandemia. Continuare a lavorare all’interno del Mercato ortofrutticolo in diretta sinergia con partner di decennale esperienza amplificherà il nostro impatto e coinvolgerà sempre più persone nella lotta allo spreco alimentare, sia dal punto di vista della cittadinanza attiva, sia rispetto alla sensibilizzazione diretta degli operatori del sistema agroalimentare milanese”.
“Con la nostra rete capillare di distribuzione – conferma Danilo Esposito presidente di Croce rossa italiana – Comitato dell’Area sud milanese – siamo in grado di raggiungere un bacino di beneficiari dislocati nella nostra area di riferimento, anche attraverso il circuito delle Unità mobili di assistenza ai senza fissa dimora di Milano”.