Il Ministero della Transizione Ecologica, con il Decreto n. 44 del 28 luglio 2021, riconosce in via definitiva Coripet come sistema volontario e autonomo per la gestione diretta degli imballaggi in PET per liquidi alimentari, in linea con l’applicazione delle direttive europee sull’EPR.
Il riconoscimento definitivo, giunge grazie ai risultati positivi di ogni verifica sulle attività del Consorzio, di cui è stata riconosciuta “l’effettiva operatività e la rilevanza, quale nuovo attore della filiera del PET (…)”. La proposta presentata in fase iniziale sotto forma di progetto ha infatti trovato rispondenza effettiva nelle azioni concrete di Coripet che oggi vanta una stabile rete di rapporti con ANCI, i Comuni italiani e gli altri operatori del settore e anche – come elemento innovativo ed integrativo rispetto alla raccolta tradizionale – una rete sempre più estesa di ecocompattatori per l’intercettazione e l’avvio al riciclo di bottiglie in pet alimentare destinate a tornare nuovamente bottiglie.
Un traguardo “storico” – si tratta del primo e al momento unico sistema autonomo EPR con competenza sugli imballaggi primari e che vanta rapporti stabili con ANCI e i Comuni italiani – arrivato a conclusione di un iter iniziato il 12 aprile del 2016 con l’istanza di riconoscimento come sistema autonomo e la presentazione del progetto di attività di Coripet da parte dei sei soci fondatori (oggi cresciuti sino a raggiungere i 50 consorziati).
“Il risultato raggiunto non è un punto di arrivo, bensì una nuova spinta per ampliare ulteriormente il nostro circuito di raccolta e avvio a riciclo e in particolare il modello selettivo di riciclo bottle to bottle: la prima filiera italiana chiusa per il riciclo del PET si conferma un valido sistema di economia circolare che sa rispondere agli obiettivi della Direttiva packaging 94/62/CE e della Direttiva SUP 2019/904 e contribuisce in modo fattivo alla messa in atto dell’Agenda Onu 2030” conclude Corrado Dentis, Presidente Coripet.