A Roma, la percentuale di raccolta differenziata nell’anno 2020 si è attestata mediamente al 45,33% e non al 43,8% come circolato in questi giorni in alcune notizie stampa. Lo comunica Ama S.p.A. in una nota.
Si tratta di un dato sostanzialmente in linea rispetto al 45,4% registrato nel 2019, nonostante il 2020 sia stato contraddistinto dall’emergenza sanitaria da Covid-19, con la forte flessione di turisti e pendolari in città e le limitazioni/chiusure prolungate in vari periodi dell’anno di ampie fette produttive di “clienti business”. Complessivamente, la situazione conseguente all’emergenza da Covid -19 ha sottratto alla raccolta differenziata circa 43mila tonnellate di materiali riciclabili (di queste, oltre 27mila tonnellate di scarti alimentari e organici) prodotte da utenze non domestiche rispetto al 2019. Un settore questo (in particolare ristoranti, attività di ristoro, bar, tavole calde, mense, ecc.) che incide in modo significativo sulle percentuali di raccolta differenziata, attestandosi stabilmente al 60%.
Nel 2020, inoltre, sono rimasti chiusi per circa 2 mesi anche i Centri di raccolta aziendali: aree a disposizione dei cittadini per il conferimento gratuito di materiali riciclabili: legno, RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), ecc. A causa di questo periodo di chiusura dettato dalle disposizioni per l’emergenza da Covid – 19, sono state circa 19mila le tonnellate raccolte complessivamente in meno rispetto all’anno precedente.
In questa situazione contingente, comunque, le famiglie romane hanno dimostrato grande sensibilità, incrementando i materiali correttamente separati conferiti attraverso le varie modalità di raccolta (cassonetti stradali e porta a porta) e andando quindi a bilanciare il gap (circa 62mila tonnellate complessivamente mancanti per minori consumi) derivante soprattutto dai lunghi periodi di lockdown di buona parte delle attività del terziario. La raccolta differenziata dedicate alle utenze domestiche, infatti, è risultata in crescita sostanziale anche nel 2020 (+9mila tonnellate): un dato ancora più rilevante in rapporto alla diminuzione media della produzione di rifiuti, pari al 7%. Pertanto, che in un simile, complicato contesto e all’interno di un ciclo dei rifiuti ripetutamente caratterizzato da incognite e incertezze, la raccolta differenziata sia rimasta, mediamente, sostanzialmente in linea con l’anno precedente e sia addirittura aumentata per le utenze domestiche è indizio del grande sforzo prodotto sia dall’azienda sia dai cittadini romani nell’anno della pandemia.