“Il peggior nemico in questo momento di transizione ecologica sono le ideologie. Qualsiasi blocco ideologico farà male ai nostri figli. Non bisogna ideologizzare le scelte tecniche”. Lo ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, intervenendo a un evento della Biz Factory, scuola di imprenditoria per le scuole superiori. Secondo il ministro, la diffusione a scuola delle conoscenze scientifiche e della sensibilità per l’ambiente “dovrà essere protetta dalle ideologie. Le ideologie non servono per la transizione ecologica. Non ci sono soluzioni bianche o nere”.
Parole che getteranno sicuramente altra benzina sul fuoco divampato da tempo tra gli ambientalisti, che fin da subito hanno manifestato forti perplessità sull’operato e le idee del ministro. Dall’idrogeno, alle trivelle, dal nucleare, agli inceneritori, passando per le critiche alle linee guida sulla direttiva Ue che mette al bando la plastica monouso, Cingolani ha inanellato una serie di dichiarazioni pubbliche che sono apparse incomprensibili e anacronistiche non solo agli occhi dell’ecologia italiana ma anche a quelli di molti parlamentari 5 stelle, di cui il ministro voluto fortemente da Beppe Grillo dovrebbe essere espressione nel governo. Tanto che iniziano a girare voci di una possibile mozione di sfiducia nei suoi confronti.
Intanto alle ultime parole di Cingolani ha subito risposto Angelo Bonelli dei Verdi: “A chi si riferisce il Ministro Cingolani quando afferma che il peggior nemico della transizione ecologica sono le ideologie? Sta forse cominciando a fare un po’ di autocritica? È l’ideologia del Ministro Cingolani a essere di ostacolo alla transizione ecologica, perché, diciamolo con grande chiarezza, le sue scelte vanno contro le proposte e le evidenze scientifiche sul cambiamento climatico“.
“Il Pnrr del Governo di cui Cingolani fa parte – aggiunge Bonelli – non rispetta gli obiettivi dell’Unione Europea sul clima, prevedendo, al 2030, una riduzione della CO2 del solo 50% anziché del 55%. Di Transizione ecologica c’è solo il nome di un Ministero guidato da un Ministro molto più politico che tecnico di quanto voglia far credere”.