Ue, stretta su sicurezza stradale e veicoli inquinanti: proposte nuove regole

Per rafforzare la sicurezza stradale e ridurre l’inquinamento, la Commissione UE propone una revisione delle norme su controlli tecnici e immatricolazioni. Le nuove regole mirano a rendere più sicuri i veicoli, adeguandoli a tecnologie emergenti e alla crescente diffusione dell’elettrico. Tra le novità, ispezioni rafforzate, immatricolazione digitale e misure anti-frode sui contachilometri. Previsti anche standard più severi per ridurre le emissioni e facilitare la cooperazione tra Stati membri. L’obiettivo è salvare migliaia di vite e favorire una mobilità più sostenibile in tutta l’UE

proposte Commissione Ue su sicurezza stradale e inquinamento

Per migliorare la sicurezza stradale e la qualità dell’aria in tutta l’UE, lo scorso 24 aprile, la Commissione Ue ha fatto sapere di aver proposto una revisione completa delle norme UE in materia di sicurezza stradale e di immatricolazione dei veicoli. Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria. Una volta concordato, la Commissione preparerà gli atti delegati e di esecuzione richiesti per determinati aspetti dell’attuazione delle norme.

Le nuove norme – spiega il comunicato della Commissione – terranno conto della crescente presenza di veicoli elettrici e si adatteranno alle tecnologie emergenti. Introdurranno ispezioni rafforzate, tra cui ispezioni tecniche periodiche per i veicoli elettrici e i sistemi avanzati di assistenza alla guida, ispezioni annuali per auto e furgoni più vecchi e metodi avanzati di prova delle emissioni per individuare i veicoli ad alte emissioni e ridurre l’inquinamento da particolato fine. Inoltre, la Commissione propone di introdurre l’immatricolazione digitale dei veicoli e i certificati di prova periodica , semplificare la condivisione transfrontaliera dei dati e proteggere i cittadini da attività fraudolente come la manomissione del contachilometri . Infine, le ispezioni tecniche periodiche saranno rese più semplici per coloro che risiedono temporaneamente in un altro paese dell’UE.

Le modifiche proposte riflettono l’impegno dell’UE per una mobilità sicura e sostenibile, garantendo al contempo la libera circolazione di persone e merci. Si stima che tra il 2026 e il 2050 queste proposte salveranno circa 7.000 vite e preverranno circa 65.000 feriti gravi. A tal fine, la Commissione propone di rivedere tre direttive: quella sui controlli tecnici periodici (PTI) dei veicoli, quella sui documenti di immatricolazione dei veicoli e quella sui controlli su strada (RSI) dei veicoli commerciali.

Le sfide dei veicoli non sicuri e obsoleti

La proposta riguarda i veicoli non sicuri, che contribuiscono a incidenti, decessi e lesioni. Le norme attuali, aggiornate l’ultima volta nel 2014, devono tenere il passo con i progressi tecnologici, come i sistemi di assistenza alla guida e la crescente presenza di veicoli elettrici sulle strade. Inoltre, i veicoli altamente inquinanti e rumorosi, sebbene relativamente pochi, sono responsabili di una quota sproporzionata di emissioni nocive. Le norme attuali non affrontano adeguatamente l’inquinamento atmosferico e acustico.

L’invecchiamento del parco veicoli aumenta anche il rischio di frodi sui contachilometri (ovvero l’azzeramento dei contachilometri per far sembrare che i veicoli abbiano un chilometraggio inferiore a quello effettivo). Contrastare queste frodi richiede norme aggiornate. Procedure obsolete e il mancato utilizzo di tecnologie moderne ostacolano l’applicazione delle normative e la cooperazione transfrontaliera.

Elementi chiave delle nuove regole

Le misure proposte includono:

  • Adattamento dei test ai nuovi veicoli: ispezioni tecniche periodiche per veicoli elettrici e nuovi test per i sistemi di sicurezza elettronici, tra cui la verifica dell’integrità del software dei sistemi rilevanti per la sicurezza e le emissioni.
  • Nuovi test sulle emissioni: rilevamento di veicoli ad alte emissioni, compresi quelli manomessi, mediante metodi avanzati per particelle ultrafini e NO x .
  • Lotta alle frodi: registrazione delle letture del contachilometri nelle banche dati nazionali per lo scambio transfrontaliero della cronologia dei contachilometri.
  • Revisioni annuali: per auto e furgoni con più di dieci anni.
  • Digitalizzazione: rilascio di certificati elettronici di immatricolazione e di revisione periodica dei veicoli e scambio di dati tramite una piattaforma comune per semplificare i processi amministrativi.
  • Riconoscimento reciproco dei certificati di ispezione tecnica periodica: garantire il riconoscimento transfrontaliero dei certificati di ispezione tecnica periodica delle automobili effettuati in un altro Stato membro per sei mesi.
  • Miglioramento della governance dei dati : semplificazione dell’accesso ai dati tecnici dei veicoli per i centri di prova.
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