Nel pomeriggio del 16 aprile, le Commissioni I e XI della Camera hanno ritirato l’emendamento 15.7 al decreto legge sulla pubblica amministrazione (C.2308) sull’ampliamento dei poteri commissariali giubilari del sindaco di Roma, che avrebbe attribuito a Roberto Gualtieri le competenze regionali sull’istituzione delle aree a elevato rischio di crisi ambientale nel territorio di Roma Capitale. In particolare, Gualtieri avrebbe potuto agire secondo quanto stabilito dai commi 2 e 3 dell’articolo 19 della legge 13 del 2019.
“Un segnale positivo, frutto dell’impegno di comitati, associazioni e cittadini che da tempo si battono per la tutela del territorio. Ora è fondamentale che l’emendamento non venga ripresentato e che si apra finalmente una riflessione seria sull’intero iter dell’inceneritore”, commenta Rete Tutela Roma Sud.
“Mi piace pensare che questa decisione sia il risultato delle tante voci indignate che si sono sollevate negli ultimi giorni, ma anche delle pressioni arrivate da amministratori del centrodestra che rappresentano il nostro territorio”, aggiunge il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli. “La battaglia contro l’inceneritore deve unirci tutti, senza bandiere o calcoli politici: le responsabilità sono chiare e appartengono a chi oggi governa Roma”.
Proprio il 15 aprile, durante un evento di Crea a Roma, il governatore della Regione Lazio Francesco Rocca aveva fatto sapere che nel caso l’emendamento fosse passato non avrebbe fatto nessun ricorso alla Corte Costituzionale.
“Come Regione Lazio noi non verremo meno a qualsiasi richiesta di aiuto e ausilio da parte del commissario Gualtieri, ma oneri e onori a chi deve realizzare un’opera così importante”, erano state le dichiarazioni di Rocca.
Nel frattempo, stando alle ultime dichiarazioni del sindaco Gualtieri dello scorso 14 aprile, l’iter di avvio ai lavori dovrebbe essere vicino. “Siamo nella fase conclusiva della verifica del progetto, che porterà all’aggiudicazione definitiva e, una volta concluse le procedure autorizzative, all’apertura del cantiere prevista per l’estate”, ha dichiarato il sindaco di Roma.
“Nessuna aggiudicazione dell’appalto potrà esserci senza prima aver completato tutte le procedure autorizzatorie in materia ambientale, inclusa la definizione del procedimento avviato in Regione sull’area a elevato rischio ambientale e separato autorità decidente da autorità competente”, ha risposto in una nota l’Unione dei Comitati contro l’inceneritore di Roma.