Durante l’ultima riunione del Consiglio europeo dell’Energia che si è tenuta il 17 marzo a Bruxelles, i ministri Ue hanno discusso misure per rafforzare la sicurezza energetica e garantire un’energia più accessibile per cittadini e imprese. Paulina Hennig-Kloska, ministra polacca per l’Ambiente e il Clima, ha dichiarato: “La sicurezza energetica è una priorità della Presidenza polacca, essenziale per garantire energia stabile e accessibile a famiglie e industrie, cruciale per rafforzare la competitività dell’Ue. Abbiamo avviato una discussione su un quadro di sicurezza energetica lungimirante, che proteggerà la nostra economia, i cittadini e le infrastrutture fisiche e informatiche”.
Il quadro di sicurezza energetica dell’Ue
I ministri hanno discusso lo stato di avanzamento e le prospettive future delle normative Ue sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas e sulla preparazione ai rischi nel settore elettrico, elementi chiave del quadro di sicurezza energetica dell’Unione. L’obiettivo è rendere questo quadro più robusto e dinamico, per affrontare le sfide esistenti e nuove che potrebbero influire sul benessere dei cittadini e minare l’economia e la competitività dell’Ue.
Molti ministri hanno fatto riferimento alle lezioni apprese dalla crisi energetica, sottolineando la necessità di agire in modo unito e coordinato, con un focus sulla diversificazione delle fonti energetiche. È emersa la necessità di adattare le normative alle nuove condizioni di sicurezza e di mercato, ampliandone l’ambito per affrontare le sfide geopolitiche attuali e future, nonché gli eventi climatici estremi. La maggior parte dei ministri non ha favorito l’opzione di un unico quadro legislativo per i settori del gas e dell’elettricità, ma ha sottolineato l’importanza di un approccio armonizzato.
REPowerEU e la riduzione delle importazioni di combustibili russi
Alcuni ministri hanno evidenziato la necessità di presentare al più presto la roadmap REPowerEU, finalizzata alla completa eliminazione delle importazioni di combustibili russi nell’Ue. Questo piano rappresenta un passo cruciale per ridurre la dipendenza energetica dell’Europa da fonti esterne e accelerare la transizione verso energie più sostenibili.
Stoccaggio del gas e protezione delle infrastrutture critiche
Sono state inoltre discusse proposte per aumentare la flessibilità nella regolamentazione dello stoccaggio del gas, attualmente in fase di negoziazione. I ministri hanno chiesto una rigorosa valutazione d’impatto delle nuove norme, che mirano a colmare il divario tra la fine dell’attuale regolamentazione e l’entrata in vigore di un quadro più permanente sulla sicurezza dell’approvvigionamento di gas.
Un altro tema centrale è stato la protezione delle infrastrutture energetiche critiche in Europa. I ministri hanno esaminato misure per rafforzare la sorveglianza e migliorare la resilienza delle infrastrutture, inclusa la riparazione di quelle danneggiate da attacchi o disastri naturali. L’Ue potrebbe svolgere un ruolo più attivo in questo ambito, garantendo una risposta coordinata e tempestiva.
L’intervento del ministro italiano Gilberto Pichetto Fratin
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, è intervenuto al Consiglio Energia, evidenziando l’importanza di affrontare la revisione dell’architettura della sicurezza energetica dell’Ue. “Sulla sicurezza dell’approvvigionamento gas – ha ricordato Pichetto – il mutato e incerto contesto geopolitico, con i flussi di gas che oggi in Europa si dirigono da ovest verso est e non più nel senso opposto, ci impone di rivedere l’attuale dimensione regionale della sicurezza e garantire un adeguato livello di preparazione al rischio in caso di interruzione delle forniture di gas.”
Pichetto ha inoltre sottolineato la necessità di ridurre l’onere amministrativo per gli Stati membri in termini di obblighi di rendicontazione, sia per il settore elettrico che per quello del gas. “Sarebbe opportuno lavorare su una revisione congiunta di entrambi i Regolamenti, sia del settore del gas che del settore elettrico, anche allo scopo di prevenire la mancanza di coordinamento in caso di necessità.”
Il ministro ha anche richiamato l’attenzione sui rischi di sicurezza informatica associati alla digitalizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche. “Particolare attenzione – ha evidenziato – dovrà essere rivolta ai rischi di sicurezza informatica associati all’ulteriore digitalizzazione delle reti e delle infrastrutture energetiche. Per quanto riguarda la sicurezza delle infrastrutture energetiche critiche europee, riteniamo che il ruolo dell’Ue nel coordinamento delle azioni necessarie in caso di incidenti o sabotaggi costituirebbe senz’altro un valore aggiunto.”
Prossimi passi
Il dibattito ha gettato le basi per l’approvazione delle conclusioni del Consiglio durante la riunione del Consiglio Energia di giugno. Queste conclusioni guideranno le future politiche energetiche dell’Ue, con l’obiettivo di garantire un’energia più accessibile, sicura e sostenibile per tutti i cittadini europei.