La Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico, organo ufficiale del Consiglio Comunale di Torino, esprime in una nota “pieno sostegno alle misure volte a migliorare la mobilità urbana e potenziare l’efficienza del trasporto pubblico locale (TPL)”, in relazione soprattutto al rispetto delle corsie riservate, “che eliminano i transiti non autorizzati e migliorano la velocità e la puntualità dei mezzi pubblici. Il traffico irregolare, infatti, rappresenta un ostacolo significativo, soprattutto durante gli spostamenti tra una fermata e l’altra e in prossimità dei semafori”.
“Attualmente – spiega la Consulta – la condivisione delle corsie tra mezzi privati e trasporto pubblico genera una serie di criticità: congestione: tram e bus rimangono bloccati nel traffico insieme alle auto, scelta del mezzo: la mancanza di vantaggi temporali spinge i cittadini a preferire l’auto privata, aumento del traffico: il maggiore utilizzo di mezzi privati riduce la domanda di trasporto pubblico, allungando i tempi di attesa”.
“Investire in corsie protette rappresenta una soluzione efficace. Questa misura non solo riduce i tempi di viaggio, ma migliora anche la qualità del servizio, contrastando fenomeni come la malasosta. La creazione di una rete di corsie preferenziali potrebbe snellire ulteriormente il traffico, rendendo il TPL più attraente per i cittadini”.
Diego Vezza, presidente della Consulta, ha sottolineato che “Torino, a differenza di altre città, non dispone di una rete metropolitana capillare. Per questo, è fondamentale che tutte le linee di tram viaggino su corsie riservate, al fine di ridurre i tempi di percorrenza e incentivare l’uso del trasporto pubblico”.
I vantaggi delle corsie riservate e critiche a confronto
La separazione tra TPL e traffico privato offre numerosi benefici: Velocità commerciale: un tram in corsia riservata viaggia a una velocità media di 18 km/h, contro i 12-15 km/h in condizioni di traffico promiscuo. Certezza degli orari: i passeggeri possono contare su tempi di viaggio prevedibili, con un’affidabilità stimata tra il 90% e il 99%. Capacità di trasporto: un tram moderno può trasportare fino a 5-6 mila persone all’ora, contro le 2.300 trasportate da una corsia stradale dedicata alle auto.
Non mancano le critiche da parte di chi ritiene che ridurre lo spazio per le auto a favore del trasporto pubblico sia controproducente. Tuttavia, i dati dimostrano il contrario: una corsia riservata al TPL può trasportare un numero di passeggeri significativamente superiore rispetto a una corsia dedicata alle auto.
L’introduzione di corsie riservate può anche favorire la rigenerazione urbana. In molte città europee, come Nizza, i binari del tram sono stati integrati con aree verdi, contribuendo a ridurre il rumore, l’effetto isola di calore e migliorando il drenaggio delle acque piovane. A Torino, un approccio simile potrebbe portare alla creazione di nuove piste ciclabili, aiuole e spazi pedonali, ridistribuendo in modo più equo lo spazio pubblico.
Un esempio concreto è rappresentato dal tratto finale di corso Sommeiller, dove la corsia riservata al tram, pur esistente da anni, è stata spesso ignorata. La riqualificazione di questa zona ha portato a un cambiamento visibile: mentre alcuni vedono solo file di auto in coda, altri notano un tram pieno di passeggeri che viaggia in modo efficiente verso le proprie destinazioni. La Consulta chiede di estendere le corsie riservate anche nel tratto successivo, da via Sacchi a corso Re Umberto, per garantire un miglioramento concreto della mobilità cittadina. L’obiettivo dell’Amministrazione è chiaro: far muovere le persone, non le auto.