Inceneritore di Torino: la risposta dell’Autorità Rifiuti al Consiglio Regionale

Pochi giorni dopo la scelta dell’Autorità Rifiuti del Piemonte di ampliare l’inceneritore di Torino costruendo una quarta linea, il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a richiedere uno studio indipendente, commissionato dalla stessa Autorità Rifiuti, “capace di valutare l’impatto ambientale dell’ampliamento” e “a vincolare ogni successiva determinazione alle risultanze dello studio”. Un corto circuito che sembra fermare tutto. Ma l’Autorità dice: “L’Odg approvato non interrompe ma conferma il percorso già deciso. Valutare un progetto che non esiste è impossibile. TRM lo preparerà con il Politecnico e lo vaglierà con i Comuni interessati”

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Pochi giorni dopo la scelta dell’Autorità Rifiuti del Piemonte di ampliare l’inceneritore di Torino costruendo una quarta linea, il Consiglio Regionale ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta a richiedere uno studio indipendente, commissionato dalla stessa Autorità Rifiuti, “capace di valutare l’impatto ambientale dell’ampliamento” e “a vincolare ogni successiva determinazione alle risultanze dello studio”. Un corto circuito che sembra fermare tutto. Ma l’Autorità dice: “L’Odg approvato non interrompe ma conferma il percorso già deciso. Valutare un progetto che non esiste è impossibile. TRM lo preparerà con il Politecnico e lo vaglierà con i Comuni interessati”.

Ecco il comunicato:

L’Odg approvato in Consiglio Regionale non interrompe ma conferma il percorso già deciso dal Consiglio d’Ambito di AR Piemonte – che sarà presto portato alla approvazione dell’Assemblea dell’Autorità – per arrivare ad un progetto completo e condiviso della IV linea, comprensivo di impegni e garanzie ambientali convenute con i territori. Nella deliberazione assunta il 7 di marzo e negli incontri preliminari che abbiamo avuto con i diversi comuni, accogliendo le legittime richieste di trasparenza e di condivisione, avevamo infatti stabilito che il Politecnico sarebbe stato direttamente coinvolto nel procedimento, in capo ad AR Piemonte, per la definizione dei requisiti alla progettazione e delle garanzie attese per la realizzazione della quarta linea.

Valutare un progetto che non esiste è impossibile. Il progetto di TRM non può essere ancora redatto ed il Politecnico ci supporterà, preliminarmente alla progettazione, nella definizione dei requisiti tecnici, tecnologici ed ambientali della IV linea per la progettazione. Ma dopo gli incontri preliminari avvenuti con i Comuni abbiamo deciso di estendere la convenzione con il Politecnico anche alla definizione delle misure di salvaguardia ambientale e sanitaria (biomonitoraggio) ed alla definizione delle misure e soluzioni che minimizzino impatti indiretti (come il trasporto rifiuti) e che compensino eventuali problemi ambientali (trasporto pubblico). Abbiamo anche convenuto sulla necessità di operare in stretto contatto con le comunità locali rilanciando il ruolo del Comitato Locale di Controllo, anche nella fase di costruzione dei requisiti del progetto.

TRM dovrà predisporre il proprio progetto in conformità con tali i requisiti, definiti con il Politecnico e deliberati da AR Piemonte.

Il progetto, conforme a tali specifiche, sarà quindi sottoposto alle procedure autorizzative e dovrà essere “valutato”. Le procedure autorizzative (in capo alla Città metropolitana di Torino) prevedono già, per le modifiche sostanziali, la presentazione dello studio di impatto ambientale, che fa parte integrante del percorso autorizzativo, e che sarà valutato in sede di conferenza di servizi con la partecipazione anche dei Comuni interessati.

Sul tema della ex Servizi Industriali (SADI), ora GREENTHESIS, restiamo in attesa che la Giunta Regionale ci chiarisca quali sono le sue eventuali richieste che non possono comunque esulare dalle funzioni e competenze istituzionali a noi attribuite. La ricollocazione della ex servizi industriale, ora GREENTHESIS, era e rimane di competenza della Regione, e non della Autorità d’Ambito per la gestione dei rifiuti (né quella provinciale, né quella regionale). Vent’anni fa, in una situazione molto più critica di impatto sul territorio, con una autorizzazione ambientale scaduta, la completa difformità con gli Accordi di Programma SITO e CAAT, ed in mancanza di conformità urbanistica, la Regione Piemonte aveva condotto, attraverso l’Avvocatura, la procedura di esproprio per l’acquisizione delle aree. Dopo anni di lungo lavoro istruttorio tale soluzione era stata considerata non praticabile. Su tale vicenda ci sono poi espressi TAR e Consiglio di Stato sempre in modo favorevole alla Regione.

Siamo invece naturalmente disponibili nel merito a condurre una quanto mai necessaria ricostruzione dei fatti, ed a verificare, con il Politecnico di Torino, l’impatto dell’impianto attuale, ora conforme all’autorizzazione ambientale, che risulta differente da quella di SADI .
Riteniamo opportuno sentire poi in merito alla questione tutti i Comuni interessati all’impianto di GreenThesis.

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