Transizione ecologica in Italia: dal database Ciro risultati regione per regione

A un anno dal lancio, Ciro - Climate Indicators for Italian Regions - offre un quadro aggiornato sulla transizione ecologica in Italia. Il database, sviluppato da Italy for Climate con Ispra, mostra progressi e ritardi: la Campania ha le emissioni pro capite più basse, la Liguria è prima per riduzione, mentre la Valle d’Aosta copre il 96% dei consumi con rinnovabili. Il Lazio guida per auto elettriche, ma il settore trasporti resta critico. Il Friuli-Venezia Giulia è il più colpito da eventi estremi. Per il 2030 serve un’accelerazione

Pannelli solari dell'impianto fotovoltaico da 1,03 MWp della ditta Roncadin, inaugurato a Meduno, Pordenone, 22 luglio 2011. La ditta, specializzata in pizze surgelate, ha sfornato la prima pizza cucinata nei forni industriali alimentati esclusivamente a energia solare. ANSA / STEFANO LANCIA

A un anno dal suo lancio, il progetto Ciro – Climate Indicators for Italian Regions, sviluppato da Italy for Climate in collaborazione con Ispra, fornisce una fotografia aggiornata del percorso delle Regioni italiane verso la neutralità climatica. Il database rappresenta il primo strumento nazionale di monitoraggio e confronto delle performance ambientali territoriali, un tassello fondamentale per valutare i progressi della transizione ecologica.

Ciro analizza dati e buone pratiche attraverso 26 indicatori suddivisi in otto aree tematiche, tra cui emissioni, energia, rinnovabili, industria, agricoltura e trasporti. Grazie a questo sistema di monitoraggio, le Regioni possono individuare criticità e strategie efficaci per la decarbonizzazione, contribuendo al dibattito pubblico con dati aggiornati e best practice.

Ma qual è lo stato dell’arte della transizione ecologica in Italia? I dati raccolti nell’ultimo anno offrono un quadro in evoluzione.

Emissioni di gas serra: chi inquina meno?

Nel 2022, la Campania si conferma la Regione con le emissioni pro capite più basse (3,2 tCO2eq per abitante), seguita da Lazio (5) e Marche (5,5). Il primato nella riduzione delle emissioni spetta alla Liguria, che grazie all’abbandono del carbone ha registrato un calo del 65% dal 1990 al 2024, ben oltre l’obiettivo europeo per il 2030 (-55%). Buone performance anche per Veneto (-35%) e Puglia (-34%).

Energie rinnovabili: un’Italia a due velocità

Alcune Regioni, soprattutto al Nord, stanno accelerando nella produzione di energia da fonti rinnovabili. La Valle d’Aosta detiene il primato con oltre il 96% dei consumi coperti da rinnovabili, seguita da Trentino-Alto Adige (53%) e Basilicata (43,7%). Per nuove installazioni, invece, guida la Lombardia, che nel 2023 ha superato il doppio della media nazionale con 39 kW/km². Seguono Veneto (36,8) e Friuli-Venezia Giulia (28,5). Sul fronte delle Comunità Energetiche Rinnovabili, in testa troviamo Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

Efficienza energetica: il Sud consuma meno

Grazie al clima favorevole, il Centro-Sud presenta consumi energetici più contenuti. Nel 2022, la Campania si conferma la più efficiente con 1,2 tonnellate equivalenti di petrolio per abitante, seguita da Sicilia e Calabria. La Valle d’Aosta ha ridotto i consumi del 13% in cinque anni, anche se resta tra le più energivore per necessità climatiche.

Agricoltura sostenibile: le Regioni più virtuose

Le Regioni del Sud e del Centro emergono per pratiche agricole sostenibili, ridotto uso di fertilizzanti e alta diffusione del biologico. La Liguria registra le minori emissioni di gas serra pro capite dal settore agricolo (0,04 tCO2eq/ab) e si conferma la Regione con meno bovini allevati (8 ogni 1.000 abitanti). La Toscana vanta la maggiore quota di superficie agricola destinata al biologico (37%), seguita da Calabria (36%) e Sicilia (31%).

Edifici: chi inquina meno?

Sul fronte delle emissioni edilizie, la Sicilia guida la classifica con 0,4 tCO2eq per abitante, seguita da Sardegna e Campania (0,5). Tuttavia, le Regioni con il maggior numero di edifici certificati in Classe A sono al Nord: Trentino-Alto Adige (26,1%), Valle d’Aosta (17,7%) e Lombardia (15,9%).

Industria: Trentino-Alto Adige in testa per efficienza

Il Trentino-Alto Adige si distingue per le minori emissioni industriali rispetto al valore aggiunto (134 tCO2eq/M€), seguito da Campania (145) e Lombardia (171). La Sardegna, invece, ha registrato la maggiore elettrificazione industriale, con la quota di elettricità sui consumi salita dall’55% all’89%.

Trasporti: emissioni in calo solo in alcune Regioni

Campania, Sicilia e Calabria registrano le minori emissioni pro capite nei trasporti, tutte sotto 1,6 tCO2eq/ab. Tuttavia, la sfida resta aperta: il settore a livello nazionale ha aumentato le emissioni. Per ridurre l’impatto servono meno auto private e più trasporto pubblico. Sul fronte delle immatricolazioni di veicoli elettrici, il Lazio è la Regione leader con il 13,7% delle nuove auto vendute.

Vulnerabilità climatica: il Nord più colpito dagli eventi estremi

Dal 2020, l’Italia ha registrato 2.209 eventi climatici estremi, con il Friuli-Venezia Giulia in testa per incidenza sulla superficie regionale (50 eventi ogni 1.000 km²). In termini di consumo di suolo, le Regioni più virtuose sono Valle d’Aosta (2%), Trentino-Alto Adige e Basilicata (3%), ben sotto la media nazionale del 7%.

La sfida per il 2030: accelerare il passo

Nonostante le eccellenze regionali, nessuna Regione italiana è ancora pienamente in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione. Secondo Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, “per aumentare la potenza installata di 80 GW entro il 2030, come previsto dal piano governativo, dodici Regioni dovranno triplicare la loro capacità di installazione di impianti rinnovabili“. Il nuovo regime zonale dei prezzi, in vigore dal 2025, potrebbe incentivare ulteriormente la transizione.

Secondo Andrea Barbabella, coordinatore di Italy for Climate, “Ciro non è solo uno strumento di analisi, ma un incentivo per le Regioni a migliorarsi attraverso il confronto”. Proprio per questo, nel 2025 partirà il Roadshow Ciro, un’iniziativa che porterà il dibattito su transizione ecologica e strategie regionali in tutta Italia. Valeria Frittelloni di Ispra sottolinea l’importanza di dati aggiornati e affidabili per affrontare la sfida climatica e stimolare la partecipazione attiva.

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