Il Consiglio Direttivo di Aticelca ha recentemente approvato la versione 2025 del Sistema di valutazione della riciclabilità Aticelca 501, introducendo significative novità nel settore della riciclabilità della carta. Questo aggiornamento sostituisce l’edizione del 2023, che rimarrà in vigore per altri sei mesi, e giunge al termine di un lungo periodo di consultazione pubblica a cui hanno partecipato tutti gli attori interessati.
Cosa cambia:
- Viene introdotta la possibilità di utilizzare il metodo di laboratorio Cepi al posto della UNI 11743:2019, grazie ai risultati positivi dello studio comparativo condotto da Aticelca e Comieco.
- È stata adottata una procedura sviluppata in un progetto di ricerca di Aticelca con 14 aziende internazionali, che consente di testare carte con coating barrierante tramite l’impiego di polveri scure nella misura delle particelle adesive.
- È stata introdotta una procedura sviluppata da Aticelca e GITAC per testare carte di spessore superiore a 3 mm (come tubi in cartone, angolari e altri prodotti ad alto spessore) mediante pre-bagnatura.
- È stato inserito un valore strumentale per determinare la disomogeneità ottica nelle carte intensamente colorate.
- È stata rimodulata la classificazione della presenza di particelle adesive.
- È stata riconosciuta una premialità ai compositi che impiegano polietilene al posto di altri polimeri plastici.
Altri criteri proposti, come il divieto di aggiunta intenzionale di PFAS e bisfenoli, non rientrano nella prova di laboratorio ma diventano criteri aggiuntivi per la concessione all’uso del marchio. Inoltre, per quanto riguarda la concessione all’uso del marchio, viene fatta una distinzione tra l’impiego di oli e cere di origine minerale, di cui si vieta l’aggiunta intenzionale, e oli e cere vegetali, per i quali viene fissata una soglia massima di impiego.