Come previsto sarà Torino a farsi carico della nuova capacità di incenerimento rifiuti del Piemonte. Il Consiglio d’ambito dell’Autorità regionale dei rifiuti ha infatti sciolto le riserve decidendo di ingrandire l’inceneritore del Gerbido: l’impianto di Trm, situato a sud ovest della città, verrà ampliato con una quarta linea che brucerà tra le 240 e le 280mila tonnellate l’anno.
Il cronoprogramma prevede di metterla in funzione entro il 2031 e di ottemperare al nuovo piano della Regione, che punta ad abbandonare il conferimento dei rifiuti in discarica entro il 2035. Attualmente il termovalorizzatore del Gerbido tratta circa 578mila tonnellate di rifiuti all’anno. Con la quarta linea diventerà probabilmente il più grande inceneritore d’Italia, superando quello di Brescia.
Il Gerbido ha prevalso rispetto alle altre candidature: Asti, che puntava a costruire un termovalorizzatore ex novo, ma anche Ghemme, comune del novarese, ritenuto non idoneo. Ora che l’Autorità ha deliberato la scelta, l’atto dovrà essere approvato in assemblea dai consorzi rifiuti e dalle province piemontesi. Se tutto andrà avanti senza intoppi, la gara d’appalto di Trm dovrebbe partire entro la primavera 2026.