Il Piemonte migliora le sue performance ambientali sul fronte rifiuti: nel 2023 la regione ha raggiunto il 68% di raccolta differenziata, in crescita rispetto all’anno precedente e oltre la soglia del 65% fissata dalla normativa nazionale e dal Piano Regionale dei Rifiuti. Parallelamente, si registra una riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati.
Secondo i dati, ogni cittadino piemontese ha differenziato 342 kg di rifiuti nel 2023, con un incremento di 10 kg pro capite rispetto al 2022. L’indifferenziato si attesta a 162 kg per abitante, in diminuzione rispetto ai 163 kg dell’anno precedente.
I dati provinciali e comunali: un quadro in miglioramento
Nel 2023, la produzione di rifiuti in Piemonte ha mostrato un leggero aumento, interrompendo il trend calante degli anni precedenti. Sono state raccolte 2.140.901 tonnellate di rifiuti, con 1.454.049 tonnellate derivanti dalla raccolta differenziata. Questo dato rappresenta un incremento dell’1,50% rispetto al 2022, quando la raccolta totale era stata di 2.109.292 tonnellate. Nel 2022 si era invece registrato un calo dell’1,22% rispetto al 2021, anno in cui erano state raccolte 2.134.953 tonnellate di rifiuti.
Nel 2023, tutte le province, tranne Alessandria e la Città Metropolitana di Torino, hanno raggiunto il target di riduzione dei rifiuti indifferenziati fissato a 159 kg pro capite. Alessandria ha registrato 165 kg per abitante, mentre Torino si attesta a 181 kg per abitante, comunque in miglioramento rispetto al 2022.
L’obiettivo del 65% di raccolta differenziata è stato superato in tutte le province, eccetto la Città Metropolitana di Torino che, però, ha mostrato un significativo aumento, passando dal 62% del 2022 al 64% nel 2023.
A livello comunale, i comuni che hanno superato la quota del 65% di raccolta differenziata sono 757, pari al 64,1% del totale, con un incremento rispetto ai 714 del 2022. I comuni sopra l’82% sono 182. Tra i capoluoghi di provincia, spiccano Novara (77,18%), Biella (76,75%) e Verbania (76,71%), mentre Torino si attesta al 57,2% e Alessandria al 47,8%, entrambi in miglioramento.
Le frazioni di rifiuti più raccolte e il ruolo dei consorzi
Le frazioni maggiormente raccolte nel 2023 sono:
- Carta e cartone: 70,2 kg pro capite (298.332 tonnellate totali)
- Organico: 63 kg pro capite (267.885 tonnellate)
- Sfalci e potature: 35,3 kg pro capite (150.242 tonnellate)
- Vetro: 29,3 kg pro capite (124.621 tonnellate)
- Legno: 25,9 kg pro capite (110.155 tonnellate)
A livello di Consorzi di Area Vasta, 18 su 21 hanno raggiunto il 65% di raccolta differenziata. In cima alla classifica si posizionano il Medio Novarese e il Chierese con l’84%, seguiti dall’Albese Braidese con l’81%.
Per quanto riguarda l’obiettivo di riduzione dei rifiuti indifferenziati, 12 consorzi su 21 hanno rispettato il limite di 159 kg pro capite. Il miglior risultato è stato registrato dal Chierese (80 kg pro capite), seguito dal Medio Novarese (84 kg pro capite) e dal Basso Novarese (104 kg pro capite).


L’assessore Marnati: il Piemonte sempre più orientato all’economia circolare
Soddisfatto dei risultati l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, che ha dichiarato: “I dati del 2023 confermano che il lavoro svolto sta portando frutti concreti. Stiamo consolidando un modello di gestione dei rifiuti sempre più orientato all’economia circolare, con un incremento costante della raccolta differenziata e una riduzione della produzione di rifiuti indifferenziati. Il nostro obiettivo è potenziare ulteriormente la filiera del recupero e riciclo, riducendo l’impatto ambientale e rafforzando uno dei pilastri dello sviluppo industriale piemontese.”
Con questi risultati, il Piemonte si avvicina all’obiettivo del 70% di raccolta differenziata fissato per il 2025, confermandosi una regione virtuosa nella gestione dei rifiuti e nella transizione ecologica.