Nuovo sequestro di shopper in plastica illegali nell’ambito delle operazioni di contrasto al commercio di imballaggi non conformi alle normative ambientali. È accaduto a Napoli, dove l’Unità Operativa specializzata I.A.E.S. Tutela Ambientale della Polizia Locale ha individuato in un deposito situato nella zona orientale della città 20 quintali di buste in plastica non biodegradabili e non compostabili, pronte per essere immesse sul mercato. Nei confronti del grossista responsabile, di nazionalità cinese, è stata applicata la sanzione massima prevista, pari a 25.000 euro, oltre al sequestro del materiale destinato alla confisca e alla distruzione.
Malgrado la legge ne vieti l’uso da ormai 13 anni, il tasso di sacchetti illegali in Italia si conferma ancora alto: 28% nel 2023 (stessa percentuale del 2022). Un giro d’affari illegale che ha un valore stimato tra gli 85 e i 100 milioni di euro. Gli shopper non a norma causano anche un problema ambientale tutt’altro che marginale, perché sono realizzati il più delle volte con polimeri non biodegradabili e non compostabili, che potrebbero contenere per di più additivi vietati e potenzialmente tossici. Quando vengono gettati erroneamente insieme ai rifiuti umidi causano difficoltà di gestione e un aumento dei costi di trattamento per gli impianti di compostaggio, in quanto aumentano gli scarti da frazioni non compostabili che devono poi essere smaltiti.