Torino al centro del progetto europeo SPOON, per un futuro alimentare sostenibile

Al centro del progetto c’è la scienza partecipativa che coinvolgerà attivamente i cittadini europei nella raccolta, analisi e interpretazione di dati relativi all’alimentazione. Quattro gli obiettivi principali: approfondire le conoscenze scientifiche e sociali sui sistemi alimentari; informare e supportare i decisori politici con dati integrati e affidabili; promuovere la collaborazione intersettoriale; aumentare la consapevolezza e la capacità dei cittadini nell’adozione comportamenti alimentari salutari e sostenibili. Torino gioca un ruolo centrale nel progetto

Prende il via SPOON (Food Systems in Transition – Participatory, Open Citizen Research for Sustainable Nutrition), il progetto finanziato dall’Unione Europea che ha l’obiettivo di trasformare i sistemi alimentari rendendoli più sostenibili, equi e sani. L’iniziativa coinvolge sei paesi europei – Germania, Grecia, Italia, Belgio, Spagna e Slovenia – con un approccio innovativo basato sulla scienza partecipativa (Citizen Science), ponendo i cittadini al centro della raccolta di dati e dell’elaborazione di soluzioni.

Tra i partner italiani figurano ICONS, il Comune di Torino e la Rete delle Case di Quartiere ETS, impegnati a promuovere un sistema alimentare resiliente e inclusivo.

I sistemi alimentari globali sono oggi responsabili fino al 37%[1] delle emissioni globali di gas serra, una percentuale che potrebbe aumentare significativamente senza interventi tempestivi. Parallelamente, milioni di persone continuano a vivere in condizioni di insicurezza alimentare, nonostante l’abbondanza in alcune regioni del mondo. SPOON intende rispondere a queste criticità combinando conoscenze scientifiche avanzate e pratiche innovative, con l’obiettivo di favorire un’alimentazione più sana, inclusiva e circolare.

Al centro del progetto c’è la scienza partecipativa che coinvolgerà attivamente i cittadini europei nella raccolta, analisi e interpretazione di dati relativi all’alimentazione. Questo approccio innovativo si articola in quattro obiettivi principali: approfondire le conoscenze scientifiche e sociali sui sistemi alimentari; informare e supportare i decisori politici con dati integrati e affidabili; promuovere la collaborazione intersettoriale; aumentare la consapevolezza e la capacità dei cittadini nell’adozione comportamenti alimentari salutari e sostenibili.

I Citizen Science Labs saranno istituiti in ciascuna dei sei paesi partecipanti, coinvolgendo cittadini, esperti e decisori per co-progettare interventi innovativi. Tra i temi prioritari vi sono la riduzione degli sprechi alimentari, la sicurezza alimentare per i gruppi vulnerabili e l’aumento della trasparenza nelle filiere alimentari.

Le attività a Torino

Torino gioca un ruolo centrale nel progetto SPOON. Il Citizen Science Lab locale agirà in linea con il Diritto al Cibo sancito dallo Statuto della Città, le linee guida del Milan Urban Food Policy Pact (di cui Torino è firmataria) e la Guida per una Politica del Cibo della Città di Torino, in sinergia con le politiche di inclusione sociale, per rafforzare l’educazione alimentare, combattere gli sprechi e promuovere un’alimentazione inclusiva.

Attraverso la Rete delle Case del Quartiere, il Citizen Scienze Lab locale si connetterà alla Rete Torino Solidale, il sistema cittadino nato durante la pandemia a sostegno delle persone in situazione di fragilità personale, sociale ed economica, che nel corso degli anni si è articolato e strutturato per cercare di dare risposta non solo alle necessità alimentari, ma anche ai bisogni di accoglienza, assistenza e accompagnamento a persone più fragili.

La sinergia con gli enti di Torino Solidale, tra cui la Rete delle Case del Quartiere e altri 18 enti del no profit torinese che operano come snodi, permetterà di coinvolgere nelle attività del Citizen Scienze Lab un gruppo eterogeneo e plurale di cittadini composto da soggetti in condizione di vulnerabilità, migranti, volontari, operatori degli snodi e cittadini. Il Sermig sarà il punto di riferimento per le attività di raccolta e elaborazione partecipata dei dati, testing di soluzioni digitali integrate, sviluppo e l’implementazione di piccoli interventi di cambiamento comportamentale. Tra le tematiche affrontate:

  • La riduzione della stigmatizzazione legata all’accesso ai servizi solidali.
  • L’elaborazione di strategie per promuovere una dieta equilibrata tra i gruppi vulnerabili.
  • Lo sviluppo di uno strumento digitale per migliorare l’efficienza e la reattività dei servizi alimentari solidali.

SPOON ha una durata di 4 anni, le attività del CSL rappresentano la parte centrale del progetto di ricerca, con attività sia a livello locale sia di formazione e scambio tra CSL di diverse città.