Il Climate Pride torna in piazza: a Roma il 25 febbraio in occasione della COP16

Dal 25 al 27 febbraio, la COP16 di Roma riprenderà gli argomenti rimasti in sospeso a Cali, lo scorso ottobre, per mancanza di quorum. I temi cardine saranno i finanziamenti, i metodi di monitoraggio e l’integrazione con altri programmi. La richiesta della rete ambientalista, costituita da associazioni e movimenti  ecologisti e sociali, è quella di "un impegno politico e finanziario più ambizioso nella tutela della biodiversità". Il presidio inizierà alle ore 10.30 in piazzale Ugo La Malfa

Parallelamente alla seconda sessione della COP16bis, la Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, in programma a Roma presso la sede della FAO, la rete del Climate Pride, costituita da associazioni e movimenti  ecologisti e sociali, manifesterà il 25 febbraio in piazzale Ugo La Malfa.

La COP16 di Roma (25-27 febbraio) riprenderà gli argomenti rimasti in sospeso a Cali, lo scorso ottobre, per mancanza di quorum. I temi cardine saranno i finanziamenti, i metodi di monitoraggio e l’integrazione con altri programmi. La richiesta della rete ambientalista è quella di “un impegno politico e finanziario più ambizioso nella tutela della biodiversità”. Il presidio inizierà alle ore 10.30.

Un gruppo di attiviste e attivisti, indossando maschere raffiguranti varie specie viventi, darà vita a una performance artistica, una sorta di “COP della Natura” volta a catalizzare l’attenzione sulle richieste chiave rivolte ai rappresentanti delle nazioni. Questa performance, con la sua forte carica simbolica, sarà legata strettamente alla rivendicazione di azioni concrete e maggiori finanziamenti pubblici, diretti anche alle popolazioni indigene e locali, per raggiungere gli obiettivi internazionali sulla salvaguardia ambientale.