Tasso di riciclo delle lattine in alluminio, l’Italia eccelle con il 92%

Il rapporto di Metal Packaging Europe e European Aluminium del 2022 evidenzia un incremento nel riciclo delle lattine in alluminio in Europa, con l'Italia che si distingue con un tasso del 92%, mentre il sistema di deposito su cauzione, obbligatorio entro il 2030, si prepara a diventare fondamentale per raggiungere l’obiettivo europeo del 90% di riciclo

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Il riciclo delle lattine in alluminio in Europa ha raggiunto un nuovo livello di eccellenza, grazie ai dati riportati nel Rapporto di Metal Packaging Europe e European Aluminium per l’anno 2022. Il tasso complessivo di riciclo delle lattine per bevande in alluminio nei Paesi dell’Unione Europea, nel Regno Unito, in Svizzera, in Norvegia e in Islanda è stato del 75% (74,6%), con l’Italia che si distingue nettamente con una percentuale ben superiore, 92%, posizionandosi come uno dei paesi leader in questo settore.

Nonostante un leggero calo dell’1% rispetto all’anno precedente, la quantità totale di alluminio riciclato dalle lattine è continuata ad aumentare, raggiungendo un livello record di 580.000 tonnellate. Questo incremento di 10.000 tonnellate (pari a un aumento dell’1,7%) rispetto all’anno precedente è una chiara dimostrazione del continuo miglioramento delle capacità di riciclo e della crescente attenzione alla sostenibilità ambientale.

Questo risultato eccezionale ha avuto un impatto significativo sul risparmio delle emissioni di gas serra (GHG). In totale, il risparmio di 5,4 milioni di tonnellate di CO2eq (equivalenti alla quantità annuale di GHG prodotta da una città europea di oltre mezzo milione di abitanti, come Oslo o Genova) rappresenta un passo fondamentale verso il contrasto al cambiamento climatico.

L’aumento del volume di alluminio riciclato riflette direttamente l’incremento del consumo complessivo di lattine per bevande in alluminio nel 2022. Un maggiore ingresso di lattine nel flusso di riciclo ha fatto sì che il processo di recupero fosse sempre più efficiente. Tuttavia, nonostante il crescente numero di lattine immesse nel mercato, si è osservata una lieve diminuzione dell’1% nella percentuale di riciclo. Ciò è attribuibile a un livello stabile di raccolta e selezione, che non è stato sufficiente a compensare il maggiore incremento della produzione e del consumo di lattine.

Un altro aspetto fondamentale per migliorare ulteriormente i tassi di riciclo è rappresentato dal sistema di deposito su cauzione, che è attivo in alcuni paesi come Germania e Finlandia. Questo sistema prevede che il consumatore paghi un piccolo deposito (di solito 15 o 25 centesimi) al momento dell’acquisto, che viene successivamente rimborsato quando il contenitore vuoto viene restituito. L’adozione di questo sistema ha portato i paesi che lo utilizzano a raggiungere tassi di riciclo superiori al 90%, come dimostra anche la mappa dei tassi di riciclo per paese nel 2022. In questo contesto, l’Italia si distingue per il suo impegno a superare il 90% di raccolta.

Il nuovo regolamento europeo prevede che tutti gli Stati membri adottino il sistema di deposito su cauzione entro il 2030, qualora non raggiungano tale obiettivo di riciclo del 90%. Questo passo potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella promozione del riciclo e nell’aumento della sostenibilità complessiva del settore.

Il tasso di riciclo delle lattine in alluminio sta segnando un passo importante verso una maggiore sostenibilità a livello europeo. Con l’adozione di sistemi di raccolta e riciclo innovativi e l’introduzione di politiche come il sistema di deposito su cauzione, l’Unione Europea sta dimostrando di voler investire nella sostenibilità ambientale e nel risparmio energetico. È essenziale che anche altri paesi si impegnino a raggiungere percentuali di riciclo più elevate, non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per ottimizzare l’uso delle risorse e contribuire a una economia circolare sempre più efficiente.