L’andamento del settore oleario in Italia e i vantaggi di un software per frantoio

software frantoio

Il comparto agroalimentare rappresenta da sempre una delle eccellenze del Made in Italy, di cui il settore oleario è uno dei rami di punta

Negli ultimi anni, tuttavia, l’andamento non è stato esattamente positivo a causa di molteplici fattori, tra cui le condizioni incerte del clima, diventato sempre più instabile a livello di temperature e fenomeni atmosferici.

Non si tratta però soltanto di un semplice calo produttivo di natura strutturale: il fenomeno è decisamente più complesso e vede al centro una trasformazione radicale anche dal punto di vista tecnologico. 

Qualcosa che interessa un aspetto la cui gestione appare fondamentale per le aziende, in quanto influisce sulla loro stessa sostenibilità, ovvero il rispetto degli adempimenti di natura fiscale e più in generale dei processi aziendali.

In questo contesto, per le imprese del settore oleario diventa essenziale dotarsi di strumenti ad hoc, molto più di quanto non lo siano programmi come Word ed Excel. 

Sotto questo punto di vista, un software frantoio di ultima generazione presenta molteplici vantaggi. Scopriamo insieme di quali si tratta, alla luce dei trend che stanno attraversando questo segmento economico così di pregio.

Come sta il settore oleario italiano

Il comparto olivicolo-oleario del Belpaese presenta un trend positivo soprattutto per quanto riguarda l’export: i mercati esteri sono infatti uno dei canali di crescita privilegiati, complice anche la possibilità di sostenere prezzi d’acquisto più elevati di quanto non possano permettersi i consumatori italiani.

Stando alle stime redatte da Ismea, la regione italiana che più produce olio d’oliva è la Puglia, capace di coprire da sola quasi la metà del totale nazionale.

Detto ciò, la produzione denota un calo dal punto di vista strutturale: si è infatti scesi dalle 500.000 tonnellate del triennio 2010-2012 a circa le 330.000 nel periodo 2020-2023. Nel 2024 la situazione è stata ancora più critica, poiché si è assistito a una produzione media intorno alle 224.000 tonnellate.

Alla base di questo fenomeno ci sono condizioni climatiche estreme che hanno fortemente provato le piccole e medie imprese italiane, le quali hanno dovuto inoltre “combattere” con insetti alloctoni, di cui ancora non si conosce pienamente l’impatto.

Nonostante questo, è bene essere a conoscenza che la qualità è comunque stata eccellente: meno olio, ma più buono e quindi più vendibile a costi più alti; da qui l’ascesa dei mercati internazionali.

I benefici di un software per frantoio, specifico per le aziende del microcosmo oleario

Alla luce di quanto analizzato, dotarsi di strumenti in grado di ottimizzare i processi aziendali sotto tutti i punti di vista diventa essenziale per le imprese italiane del comparto oleario.

Un software per frantoio e più in generale sviluppato appositamente per le realtà di questo settore si rivela l’ideale, soprattutto se sfrutta le ultime innovazioni del cloud computing, integrandosi alla perfezione con i sistemi più moderni dell’IoT.

Consente quindi una gestione all’insegna dell’efficienza e dove vengono ottimizzate le risorse in ogni fase della produzione: dal reperimento delle olive fino al momento in cui l’olio è pronto per essere imbottigliato. 

Un programma di questo tipo si traduce dunque in una maggiore sostenibilità per le aziende, economica e ambientale, con in più rispetto delle scadenze e delle normative fiscali.