A Roma nascerà il più grande parco di orti urbani d’Europa

Grande partecipazione della cittadinanza ai primi Stati Generali degli Orti Urbani sabato 1° febbraio a Roma, organizzati dall’Assessorato all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale con la collaborazione della Commissione Capitolina Ambiente e il supporto della rete Liberi Orti in Comune. Nell'ambito dell'evento l'assessora Alfonsi ha annunciato che nell’area dell’ex complesso di Santa Maria della Pietà nascerà il più grande parco di orti urbani d’Europa che vedrà la creazione di circa 350 spazi coltivabili, con l’obiettivo di mettere a bando entro il 2025 le prime terre pubbliche da destinare ad orti urbani comunitari

Grande partecipazione della cittadinanza ai primi Stati Generali degli Orti Urbani sabato 1° febbraio a Roma, organizzati dall’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale con la collaborazione della Commissione Capitolina Ambiente e il supporto della rete Liberi Orti in Comune. L’evento si è aperto con gli interventi istituzionali del Sindaco Roberto Gualtieri, dell’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi, del Presidente della commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri, della Presidente del municipio IX Titti di Salvo e del Presidente della Rete Liberi Orti in comune Andrea Messori.

Sono seguiti cinque panel tematici sul ruolo del Terzo Settore, i Patti di Collaborazione, le politiche del Cibodidattica e formazionebiodiversità apicoltura. Infine, uno spazio dedicato all’ascolto delle istanze provenienti dagli ortisti, con l’intenzione di rafforzare sempre di più il ruolo sociale che gli orti urbani svolgono all’interno della comunità.

“Quella degli Orti Urbani è una realtà importantissima della nostra città. Roma è unica da questo punto di vista perché una parte predominante del territorio cittadino è verde e agricola, spesso anche inserita nella realtà urbanizzata. Come amministrazione sosteniamo con forza tutte le iniziative che esaltano questa unicità e voglio ringraziare tutte le realtà legate a questa esperienza come anche l’assessora Alfonsi, per un lavoro fondamentale” ha dichiarato il Sindaco Roberto Gualtieri.

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Alfonsi: “A Roma il più grande parco di orti urbani d’Europa”

“È bellissimo vedere una così ampia partecipazione: cittadini, associazioni e istituzioni uniti per la valorizzazione degli orti urbani come beni comuni. Con questi primi Stati Generali degli Orti Urbani aggiungiamo un tassello alla valorizzazione dell’agricoltura in città, un punto di partenza per tutto il lavoro che comincia da qui in poi riguardo le realtà orticole, con il Regolamento come strumento e le energie collettive come volano di crescita per nuove e più ampie comunità solidali, ecologiche, educanti” ha dichiarato l’Assessora Alfonsi.

“Inoltre, oggi possiamo annunciare che a Roma, nell’area dell’ex complesso di Santa Maria della Pietà nascerà il più grande parco di orti urbani d’Europa, grazie a un progetto in collaborazione con la Città Metropolitana, che vedrà la creazione di circa 350 spazi coltivabili. In più, abbiamo l’obiettivo di mettere a bando entro il 2025 le prime terre pubbliche da destinare ad orti urbani comunitari” ha aggiunto Alfonsi.

“Oggi abbiamo raccolto il lavoro fatto in questi anni per condividerlo con la cittadinanza: è stato un cammino durato tre anni, fatto di confronto e dialogo con le comunità di ortisti e culminato nel Regolamento degli orti urbani votato in Assemblea Capitolina il 25 ottobre 2024. Il nuovo atto è andato di pari passo con il Regolamento per l’Amministrazione condivisa dei beni comuni, votato anch’esso in Assemblea Capitolina nel maggio del 2023, che ci ha permesso di compiere un passo ulteriore, per arrivare a questo nuovo atto che punta su patti di collaborazione e gestione condivisa. Oggi gli orti urbani di Roma diventano orti comunitari e la loro valenza si arricchisce del significato di Bene comune, un bene strettamente legato al territorio e alla comunità” ha concluso Alfonsi.

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Orti urbani bene comune

“Gli orti urbani sono un bene comune. Lo abbiamo voluto ribadire con forza con il nuovo regolamento, approvato ad ottobre dall’Assemblea Capitolina. Un percorso che nasce proprio dagli orti romani, da coloro che ogni giorno fanno vivere queste importantissime realtà. Luoghi in cui si coltivano relazioni, legami sociali, cultura del rispetto degli altri e dell’ambiente. In una parola, si curano persone e comunità” ha dichiarato il presidente della commissione capitolina Ambiente Giammarco Palmieri.

“La Vaccheria è un bene comune e casa romana della pop art. Siamo particolarmente felici di ospitare qui gli Stati generali degli orti urbani comunitari. Un percorso partecipato che ha portato il Comune ad approvare il regolamento che li riconosce come beni comuni e li promuove con i patti di collaborazione come esperienza di socialità, di valorizzazione della qualità del cibo e dell’ambiente, di educazione ambientale e di rigenerazione urbana. Nel nostro territorio ci sono solide e importanti esperienze di orti urbani, fruibili anche a persone con disabilità” ha dichiarato Titti Di Salvo, presidente del Municipio IX.

“La storia degli orti urbani a Roma parte da lontano, dagli orti di guerra, nati per necessità e per fame. Una storia che è cambiata molto ed è poi divenuta recupero e cura collettiva di uno spazio abbandonato e spesso martoriato dai rifiuti. Nel 2011 gli orti urbani di Roma hanno iniziato un percorso di autoregolamentazione, chiedendo a gran voce di uscire dall’illegalità. Il nuovo regolamento degli orti urbani aggiunge appunto la parola ‘comunitari’, racchiudendo tutta la tradizione di spontaneità, tutto il presente di azione civica e tutto il futuro di una cooperazione sinergica tra società civile e istituzioni”, ha dichiarato Andrea Messori della rete Liberi Orti in comune.

Funari” Orti urbani modelli comunitari con valenza sociale”

“L’orto urbano cresce se si lavora insieme, perché un territorio diventa comunità quando crea reti e legami che sviluppano relazioni, provando a costruire piccoli e grandi benicomuni” ha sottolineato l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute, Barbara Funari, durante il suo intervento nel Panel 1 “Runts e Orti Urbani Comunitari”.

“È un lavoro importante – ha continuato Funari – perché sappiamo di vivere in una società con tante solitudini e fragilità che necessitano di importanti investimenti socio-relazionali. La realizzazione e la gestione di un orto urbano non è dunque esclusivamente un intervento di cura del verde e dell’ambiente, ma diventa un modello comunitario con valenza sociale. L’ orto urbano può essere, ad esempio, un luogo dove costruire progetti di dialogo intergenerazionale, dove nonni e nipoti potrebbero trovare momenti di incontro  con scambi di esperienze. L’ assegnazione di un lotto può essere fatta anche ad associazioni che si occupano di persone con disabilità o di progetti per migranti, senza dimora etc. I servizi del Dipartimento Politiche Sociali potrebbero avere occasioni per attivare percorsi relazionali con il territorio. Il sistema dell’orto può prevedere anche punti di informazione per intercettare il disagio sociale, in rete con il segretariato sociale del Municipio, come previsto anche dal nuovo Piano Sociale di Roma Capitale che sottolinea proprio l’importanza di una diffusione delle ‘antenne’ sociali nel territorio”.