Al via consultazione pubblica per la riconversione dell’ex centrale a carbone di Brindisi

Gli imprenditori interessati potranno presentare le proprie manifestazioni di interesse entro la mezzanotte del 17 marzo 2025. L’obiettivo è definire un piano di sviluppo complessivo per l’intera area di Brindisi, con investimenti strategici per la riconversione e lo sviluppo economico e sociale a lungo termine, che sarà formalizzato attraverso un accordo di programma

Al via la consultazione pubblica per la riconversione e la reindustrializzazione dell’area dell’ex centrale a carbone nel porto di Brindisi: sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato pubblicato un invito a manifestare interesse rivolto agli imprenditori interessati a presentare progetti per quest’area.

L’iniziativa, promossa dal Comitato per il coordinamento del phase-out della centrale Enel, presieduto dal Mimit, introduce una nuova modalità di attuazione fondata su una strategia condivisa e concertata tra tutti i soggetti istituzionali e locali coinvolti.

Gli imprenditori interessati potranno presentare le proprie manifestazioni di interesse entro la mezzanotte del 17 marzo 2025. L’obiettivo è definire un piano di sviluppo complessivo per l’intera area di Brindisi, con investimenti strategici per la riconversione e lo sviluppo economico e sociale a lungo termine, che sarà formalizzato attraverso un accordo di programma.

“Con l’avvio della consultazione pubblica, si compie un ulteriore passo in avanti decisivo per accompagnare questo territorio nella transizione dal carbone, assicurando una prospettiva chiara di riconversione e rilancio”, ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

“L’area dell’ex centrale a carbone, unitamente a tutto il territorio di Brindisi, può aspirare a diventare un polo industriale strategico per la tecnologia e i prodotti green, un punto di riferimento per la Puglia e l’Italia. Il Mimit, insieme al Comitato per il coordinamento del phase-out e alle istituzioni locali, vigilerà affinché i progetti formulati dalle imprese diventino un reale motore di sviluppo per il territorio”, è stato il commento del sottosegretario alle crisi d’impresa del Mimit, Fausta Bergamotto.