Nel 2023 in Italia le emissioni di gas serra sono tornate a diminuire, registrando un calo del 5,3% rispetto all’anno precedente e attestandosi sotto i 400 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Lo dice l’Istat nel suo ultimo report. A questa dinamica, spiega l’Istituto di statistica, contribuisce prevalentemente l’industria della fornitura di energia elettrica, gas vapore e aria condizionata che registra una riduzione del 22,2% rispetto al 2022.
A seguire le industrie manifatturiere (-3,8%) e il riscaldamento domestico (-9,3%), attività che, date le quote rilevanti di emissioni che determinano (rispettivamente 21,9% e 10,3% del totale), contribuiscono in maniera significativa alla riduzione totale del 2023. Tali riduzioni sono frenate dall’aumento delle emissioni di altre attività produttive, tra le quali in particolare quelle appartenenti ai Trasporti (+9,1%).
L’Istat rende disponibili sul proprio data warehouse, nel tema “Conti nazionali”, sotto tema “Conti ambientali/Emissioni atmosferiche NAMEA (NACE Rev.2)” – i dati derivati dai Conti delle emissioni atmosferiche (Air emission accounts – AEA), già noti come conti di tipo NAMEA, riferiti all’economia italiana per gli anni 2008-2022 e una stima provvisoria delle emissioni di gas climalteranti per l’anno 2023.
A partire dal presente rilascio dei dati la serie deiConti delle emissioni atmosferiche è stata rivista in seguito alla introduzione di innovazioni e miglioramenti di metodi e fonti; i dati incorporano inoltre i risultati della revisione generale dei conti nazionali di settembre 2024 avvenuta in coordinamento con Eurostat e con gran parte dei paesi UE. Le serie dei conti ambientali precedentemente diffuse sono disponibili nelle sezioni “Conti nazionali – versione 2019” e “Conti nazionali – versione 2014” di questo stesso sito.
La serie storica 2008-2022 riguarda le emissioni in atmosfera per attività economica – relative a tutte le attività produttive suddivise in 64 branche e a 3 tipologie di consumo finale delle famiglie, per 24 sostanze (climalteranti, acidificanti, precursori dell’ozono troposferico, polveri sottili, metalli pesanti). Le emissioni di gas climalteranti delle attività produttive dell’anno 2023 sono presentate, invece, secondo la classificazione a 38 branche di attività economica.
I Conti delle emissioni atmosferiche sono conformi al Regolamento UE 691/2011, come modificato dal Regolamento delegato UE 2022/125, e la loro coerenza con i dati economici di contabilità nazionale li rende adatti all’analisi integrata economico-ambientale. La loro costruzione si avvale di dati derivanti dagli inventari delle emissioni atmosferiche, elaborati e forniti ad hoc dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra).