Verona si prepara a migliorare la raccolta differenziata con l’obiettivo di raggiungere il 65% entro il 2026, partendo dall’attuale 53%, il dato più basso del Veneto. La svolta arriva con la nuova campagna di comunicazione di Amia, lanciata il 13 gennaio in collaborazione con il Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) e il Comune di Verona.
La campagna punta a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della separazione dei rifiuti e a supportare l’introduzione di nuove modalità di conferimento, già attive nella settima circoscrizione e pronte a espandersi alla sesta da marzo. Come evidenziato dal presidente di Amia, Roberto Bechis, il passaggio dai cassonetti aperti a quelli con accesso controllato, insieme all’introduzione del porta a porta per plastica e carta, sono strumenti essenziali per il cambiamento. Bechis ha dichiarato: “L’obiettivo è arrivare al 65% di raccolta differenziata, un risultato necessario per Verona e per l’ambiente.”
Il consigliere di amministrazione di Amia, Francesco Premi, ha sottolineato che la campagna mira a educare i cittadini al rispetto delle regole per una corretta raccolta. Ha dichiarato: “Se i cittadini rispettano le regole, Verona butta bene, ma se non lo fanno, il costo sarà ambientale ed economico. La campagna utilizza media tradizionali come stampa, radio, TV e pubblicità stradale, oltre a strumenti digitali come una landing page sul sito di Amia e un canale Telegram dedicato.”
Secondo Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio di Conai, questo intervento è parte di progetti territoriali previsti dall’accordo quadro tra Anci e Conai. “Verona ha bisogno di migliorare i servizi e alzare i livelli di differenziata. Questo progetto aiuterà i cittadini ad adottare comportamenti più responsabili, colmando il divario con altre città del Veneto,” ha affermato Piatto.
L’assessore alla Transizione Ecologica, Tommaso Ferrari, ha ricordato l’impatto ambientale ed economico della cattiva gestione dei rifiuti. “Verona deve impegnarsi con una collaborazione collettiva per raggiungere un beneficio economico e ambientale. Da marzo, il progetto sarà esteso ai quartieri rimanenti, coinvolgendo tutta la città in un cambiamento necessario.”
La sfida della raccolta differenziata rappresenta per Verona un banco di prova cruciale. Solo con l’impegno attivo di tutti i cittadini sarà possibile raggiungere il 65% di differenziata entro il 2026, migliorando la qualità della vita e riducendo l’impatto ambientale.