Provincia di Trento, con l’intesa sull’Egato via libera all’inceneritore o al gassificatore

"Un passo significativo verso la realizzazione dell’impianto che consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio provinciale". Così è stata salutata l’istituzione del Consorzio Egato Trentino, l'organismo che vedrà la partecipazione della Provincia di Trento e di 18 territori, tra Comunità di valle e i Comuni di Trento e Rovereto, e che regolerà le funzioni relative alla gestione integrata dei rifiuti urbani in forma associata. Un'intesa che di fatto sancisce l'accordo trovato sull'annosa questione dell'inceneritore, o comunque di un impianto di smaltimento, di cui a Trento e Provincia si discute da tempo

“Un passo significativo verso la realizzazione dell’impianto che consentirà la chiusura del ciclo dei rifiuti sul territorio provinciale”. Così è stata salutata l’istituzione del Consorzio Egato Trentino, l’organismo che vedrà la partecipazione della Provincia di Trento e di 18 territori, tra Comunità di valle e i Comuni di Trento e Rovereto, e che regolerà le funzioni relative alla gestione integrata dei rifiuti urbani in forma associata.

Un’intesa che di fatto sancisce l’accordo trovato sull’annosa questione dell’inceneritore, o comunque di un impianto di smaltimento, di cui a Trento e Provincia si discute da tempo, in relazione al rifiuto residuo prodotto sul territorio.

Nella seduta di mercoledì 11 dicembre del Consiglio delle Autonomie Locali, alla presenza dell’assessora provinciale all’Ambiente, Giulia Zanotelli, è stata quindi definita la convenzione che indica le modalità con le quali la Provincia e gli enti locali esercitano in forma associata le funzioni e le attività in materia di gestione integrata dei rifiuti urbani, comprensiva delle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento. Zanotelli ha evidenziato come questo risultato sia frutto di un importante lavoro congiunto che ha visto coinvolti Comuni, Comunità e Provincia.

Tornando all’impianto di smaltimento, il progetto che ultimamente sembra ricevere più credito è quello del gassificatore, invece dell’inceneritore, dove i rifiuti vengono processati ad alte temperature e convertiti chimicamente in un syngas, un gas di sintesi ricco di composti semplici come, ad esempio, il monossido di carbonio e l’idrogeno, che vengono poi ricombinati, attraverso diversi processi chimici, per formare biocarburanti.