Raccolta differenziata nel Lazio, passa dal 51% al 55,2%, ma obiettivo Ue ancora lontano

I dati sulla raccolta differenziata nel Lazio, presentati nel rapporto “Produzione rifiuti urbani e raccolta differenziata nel Lazio – 2023” dell’Arpa Lazio, evidenziano un quadro critico per la regione, con risultati ancora lontani dagli obiettivi previsti dalla normativa. Nonostante un incremento generale negli ultimi anni, che porta la percentuale regionale al 55,2%, il traguardo del 65% rimane lontano. Roma Capitale si conferma il punto più debole, con un tasso di raccolta differenziata fermo al 46,6%

Raccolta differenziata Lazio 2023

La raccolta differenziata dei rifiuti in Lazio presenta risultati preoccupanti, in particolare per Roma Capitale. Secondo il rapporto “Produzione rifiuti urbani e raccolta differenziata nel Lazio – 2023” redatto dall’Arpa Lazio, i dati mostrano un incremento rispetto agli anni precedenti, ma rimangono al di sotto degli standard di legge. La percentuale di raccolta differenziata a Roma si attesta solo al 46,6%, superando appena il valore del 45,1% del 2019, ma lontano dal 65%, che rappresenta l’obiettivo minimo imposto dalla normativa.

L’analisi condotta dall’Arpa Lazio evidenzia un incremento della raccolta differenziata nel quinquennio 2019-2023, con una crescita dalla percentuale del 51% al 55,2%. Tuttavia, nonostante questo miglioramento, il traguardo del 65% rimane un obiettivo sfuggente. La crescita, seppur positiva, non basta a garantire un’adeguata gestione dei rifiuti nella regione.

Il dato più critico concerne Roma, che presenta il livello più basso di raccolta differenziata tra le città capoluogo. Questo è particolarmente significativo considerando che la capitale produce oltre il 56% del totale dei rifiuti urbani nel Lazio. La presenza di tale volume influisce pesantemente sul dato complessivo della regione, alterando le statistiche. Infatti, se si escludesse Roma dal calcolo, la percentuale di raccolta differenziata aumenterebbe al 66,3%, dimostrando chiaramente l’impatto negativo del capoluogo sui risultati totali.

Analizzando il contributo dei vari comuni capoluogo, emerge che la maggior parte di essi non raggiunge il 65% di raccolta differenziata. Frosinone si distingue come un’eccezione virtuosa, con un tasso del 69,4%. Tuttavia, il resto dei comuni rimane sotto la soglia legale, presentando una situazione che suscita preoccupazione e richiede interventi mirati per migliorare le performance di raccolta in tutta la regione. La lunga strada da percorrere chiama aziende pubbliche, amministrazioni locali e cittadini a un impegno collettivo nella gestione e sensibilizzazione riguardo alla raccolta differenziata.