In Toscana raccolta differenziata in crescita nel 2023, si attesta al 66,64% (+ 0,7 punti)

La Regione registra progressi significativi nella gestione dei rifiuti: diminuisce dell’1% la produzione totale di rifiuti urbani, con una riduzione di 6,6 kg pro capite, mentre cresce il numero dei Comuni virtuosi che superano l’80% di raccolta differenziata. Le politiche regionali, sostenute da cittadini e istituzioni, puntano a rafforzare l’economia circolare attraverso il nuovo Piano dell’Economia Circolare, con l’obiettivo di trasformare i rifiuti in risorse e consolidare il percorso verso una sostenibilità sempre più avanzata

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Continua a crescere la raccolta differenziata in Toscana, che nel 2023 si è attestata al 66,64%, con un incremento di 0,7 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La produzione di rifiuti urbani è stata pari a 2,15 milioni di tonnellate, con una diminuzione dell’1% rispetto al 2022. Anche il dato pro capite è diminuito di 6,6 kg/abitante, passando da 593 a 587 kg/abitante. Da segnalare che a diminuire è la parte non differenziata dei rifiuti, con quasi -23.000 tonnellate rispetto al 2022, mentre la raccolta differenziata è rimasta costante. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza delle politiche per uno sviluppo sostenibile, affermando che la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti è imprescindibile. Ha evidenziato come la raccolta differenziata sia uno strumento principale per trasformare i rifiuti in una nuova miniera di materia prima. I risultati mostrano una riduzione dei rifiuti, in particolare di quelli indifferenziati. L’assessora regionale all’ambiente, Monia Monni, ha dichiarato che la Toscana ha imboccato con forza la strada dell’economia circolare, evidenziando i progressi nella raccolta differenziata e nella riduzione della produzione di rifiuti. Ha ringraziato i cittadini toscani per la loro crescente attenzione all’ambiente e ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse nel monitoraggio dei dati sui rifiuti. Monni ha anche esortato a compiere un ulteriore passo in avanti approvando il nuovo Piano dell’Economia Circolare, fondamentale per rafforzare le politiche toscane in materia di conversione ecologica.

Dati di ATO e province

A livello di Ambito, il risultato migliore in termini di percentuale di raccolta differenziata è stato quello di ATO Toscana Costa, che ha superato il 71%, aumentando di meno di un punto rispetto all’anno precedente. ATO Toscana Centro è scesa sotto il 68%, mentre ATO Toscana Sud ha superato il 58% con un incremento di tre punti percentuali rispetto al 2022. Tra le Province, si distingue Lucca con il 77,48% di raccolta differenziata, stabile rispetto al 2022. Seguono Prato con il 71% (-2,7 punti), Massa Carrara con il 69,81% (+2,4 punti), e Pisa con il 69,40% (+0,3 punti). Firenze si attesta al 68,11% (-1 punto), mentre Siena raggiunge il 63,39% (+3,9 punti).

Comuni virtuosi

Nel 2023, 169 Comuni hanno superato l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata, rappresentando il 63% della popolazione regionale. Il titolo di Comune più ‘riciclone’ del 2023 va a Gambassi Terme (FI) con l’88,32% di raccolta differenziata, seguito da Capraia e Limite (FI) con 87,73% e Montecarlo (LU) con 87,41%. Sono 44 i Comuni toscani che superano la quota dell’80% di raccolta differenziata, dimostrando un impegno crescente verso pratiche sostenibili.