Shopper illegali, Assobioplastiche: “Forze dell’Ordine alleato indispensabile per difendere la filiera”

"Nel giro di pochi giorni due operazioni delle Forze dell'Ordine riportano alla ribalta la grave situazione di illegalità che continua a colpire il settore degli shopper. Al porto di Augusta un maxi carico di quasi nove tonnellate di sacchetti di plastica è stato sequestrato da funzionari dell'Agenzia delle Dogane e militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale dei Carabinieri di Catania. Nel frattempo continua incessante l'attività della Polizia Locale di Napoli".  Così in una nota l'Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili

“Nel giro di pochi giorni due operazioni delle Forze dell’Ordine riportano alla ribalta la grave situazione di illegalità che continua a colpire il settore degli shopper. Al porto di Augusta (Siracusa) un maxi carico di quasi nove tonnellate di sacchetti di plastica è stato sequestrato da funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) e militari del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale (NIPAAF) dei Carabinieri di Catania. Nel frattempo continua incessante l’attività della Polizia Locale di Napoli che, in un territorio complicato come quello campano, porta avanti la sua azione di contrasto alla produzione e vendita di shopper illegali: l’ultimo controllo ha portato al sequestro di 300 chili di buste fuorilegge”. Così in una nota Assobioplastiche, l’Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili.

“Ringraziamo ancora una volta le Forze dell’Ordine che senza sosta vigilano sul rispetto delle norme nel settore dei sacchetti per asporto merci. Si tratta di un alleato indispensabile per difendere la filiera” sottolinea Luca Bianconi, presidente Assobioplastiche. “Il contrasto all’illegalità è uno dei capisaldi della nostra associazione ed è per questo che abbiamo messo in campo la piattaforma on-line, realizzata con il supporto del Consorzio Biorepack, per la segnalazione di potenziali illeciti nel settore degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile e delle frazioni similari. In questo ambito ricordiamo anche l’importante protocollo d’intesa sottoscritto da Assobioplastiche, Biorepack e TUV AUSTRIA con l’obiettivo di condividere dati e informazioni per migliorare le attività di controllo e contrasto alla diffusione di falsi bioshopper e imballaggi in plastica non compostabile”.