Osterie d’Italia 2025, Biorepack partner della storica guida Slow Food

In occasione della presentazione del volume avvenuta oggi a Milano, il consorzio ha conferito il Premio Piatto dell'Anno. Un'occasione per sottolineare il legame tra difesa delle produzioni locali e valorizzazione degli scarti umidi e compostabili

Osterie d'Italia 2025,

L’edizione 2025 della guida Osteria d’Italia di Slow Food, dedicata ai ristoranti che valorizzano le produzioni locali e la cucina di qualità, ha introdotto una novità: il Premio Biorepack per il Piatto dell’anno. Questo riconoscimento, sponsorizzato dal consorzio Biorepack, ha l’obiettivo di premiare le osterie che, attraverso i loro piatti, promuovono la sostenibilità e la valorizzazione degli scarti alimentari.

“Abbiamo scelto di sostenere questa iniziativa anche con l’istituzione del premio Biorepack perché crediamo fortemente nell’azione di Slow Food: ci legano a questo movimento valori fondamentali”, ha spiegato il direttore generale del consorzio, Carmine Pagnozzi. “Entrambi siamo quotidianamente impegnati a valorizzare azioni di contrasto allo spreco di cibo: Slow Food e Osterie d’Italia, proponendo piatti come quelli premiati oggi, favoriscono la cura del territorio, la rigenerazione dei terreni, la valorizzazione delle produzioni italiane e del lavoro di migliaia di contadini, anche in aree marginali e complesse. Biorepack, stimolando l’uso e il corretto riciclo insieme ai rifiuti umidi degli imballaggi compostabili, aiuta il sistema Paese ad aumentare la raccolta differenziata dell’organico e la successiva trasformazione in compost. Un’azione indispensabile per consolidare la transizione circolare del nostro sistema agroalimentare e per permettere all’Italia di raggiungere gli obiettivi di riciclo fissati dalla Ue”.

Quest’anno, il premio è stato assegnato a tre osterie che hanno saputo esaltare la zuppa di legumi, un piatto simbolo della cucina povera e della sostenibilità. “La zuppa di legumi – si legge nelle motivazioni del premio – riporta al centro del dibattito la biodiversità e le fonti proteiche vegetali, ma anche la valenza di una cucina di recupero ragionata e delle cotture lente e non invasive”.

Le osterie premiate sono state:

  • Antica trattoria Bellinazzo (VR) con la sua Pasta e fasoi
  • Nonno Cianco (Cutigliano) con la Zuppa di Slow Beans
  • Taverna a Santa Chiara (Napoli) con la Zuppa tradizionale di fagioli e scarole con fagiolo dente di morto di Acerra

Questo riconoscimento sottolinea l’importanza di una cucina che, oltre a essere gustosa, sia anche sostenibile e rispettosa dell’ambiente. La zuppa di legumi, in particolare, rappresenta un piatto ricco di storia e tradizione, ma anche un’opportunità per riflettere sul nostro rapporto con il cibo e sullo spreco alimentare.